16 Aprile 2019 - 17:01

Michael Terlizzi è gay? Ecco perchè non dovrebbe interessarci

michael terlizzi Gay

Michael Terlizzi, concorrente del Grande Fratello 16, in lacrime perchè ”accusato” di essere omosessuale. Il suo coming out è davvero così importante?

Durante la puntata del Grande Fratello 16 trasmessa ieri 15 aprile, il concorrente Michael Terlizzi si è ritrovato a dover ”difendere” la propria sessualità, dopo una settimana di continue allusioni.

Il concorrente, da quando ha fatto il suo ingresso nella casa, colpevole soprattutto il compagno di avventura Cristian Imparato, si è ritrovato a dover ripetere quasi ogni giorno la sua eterosessualità, messa in dubbio dai componenti della casa. La questione è stata affrontata anche da Barbara D’Urso che, difendendo come sempre la comunità Lgbt, ha spiegato al ragazzo che non ci sarebbe nulla di male se il suo orientamento sessuale fosse diverso da quello dichiarato durante la settimana.

Michael, dopo aver visto anche un video in cui il padre conferma che non ci sarebbe nulla di male se fosse gay, incitato ancora una volta ad ammettere la sua ”colpa”, scoppia in lacrime confermando per l’ennesima volta la sua eterosessualità.

Ma la sessualità di Michael Terlizzi è davvero così importante?

E’ vero, i tempi stanno cambiando, il coming out non è più un tabù così forte come lo era prima e, si sa, dare il buon esempio in televisione aiuta molti ragazzi a prendere coraggio e ad affrontare la realtà, parlando con i propri cari e amici. Ma proprio in virtù di questa società che cambia, è necessario forzare il coming out di una persona per rendere l’omosessualità la normalità?

Normale: conforme alla consuetudine e alla generalità, regolare, usuale, abituale.

La definizione dell’aggettivo normale è abbastanza chiara sul fatto che una ”cosa normale’‘, è qualcosa di abituale e regolare, che non ha nulla di speciale e quindi non ha bisogno di spettacolarizzazione. Se l’omosessualità viene definita come normale, perchè Michael è stato quasi costretto ad ammetterlo?

Se la sessualità, qualunque essa sia, è sempre normale allora perchè una persona dovrebbe subito ribadire se è o non è etero? Se si fa passare come normale il forzare una persona a parlare del proprio orientamento sessuale, non diventa un esempio sbagliato proprio ciò che si vuole prendere come giusto esempio?

Chiunque dovrebbe avere la possibilità di raccontarsi senza obblighi, senza sentirsi costretto a dire ”sono omosessuale”, ”non sono omosessuale”. La libertà di essere ciò che si vuole essere, non è proprio questa? Esternare quello che ci fa sentire liberi e felici. Se sento di voler parlare della mia omosessualità, posso farlo senza paura di essere giudicato e, se al contrario non voglio parlarne, devo poterlo fare senza sentirmi meno forte, meno paladino di una giustizia e di diritti che dovrebbero essere accettati da chiunque senza preconcetti.

Le persone sono tali per il loro carattere, il loro modo di fare, i loro atteggiamenti e l’orientamento sessuale non deve essere una priorità; la sessualità è un di più che definisce la persona, non nel totale del suo essere, ma solamente in una parte di esso.

Che Michael sia o non sia gay, è una sua scelta dirlo o meno. Di Michael Terlizzi noi dovremmo apprezzare il suo modo di pensare, il suo essere, il suo comportamento dentro la casa; il non ”ammettere” di essere gay non dovrebbe farlo vergognare, come nessuno dovrebbe vergognarsi se non si sente pronto a rivelare al mondo una parte di sé.

Ciò che è successo ieri al Grande Fratello è la testimonianza di come, nel voler rendere un programma politically correct, si finisce per utilizzare una discriminazione inversa in cui essere etero o essere gay e non volerlo dire, diventa una cosa sbagliata.

Essere se stessi non è mai sbagliato, questo è il messaggio che dovrebbe passare. Non sentirsi pronti a parlare di qualcosa, non rende una persona meno omosessuale, meno gay friendly, con un’apertura mentale meno ampia di qualcun’altro.