14 Febbraio 2022 - 13:05

Michele Bravi: il cantante replica alle accuse di Vittorio Sgarbi

Michele Bravi pubblica sui social un messaggio che incita alla libertà d'espressione, rispondendo per le rime (e con invidiabile classe ed eleganza) a Vittorio Sgarbi

Sarà anche passata una settimana dalla fine di Sanremo 2022, eppure si continua a parlare e a discutere della 72° edizione del Festival. Certo, questa non sempre è una cosa positiva, se ciò dà vita ad alcuni episodi che possono essere considerati come il peggio tra i contenuti offerti della tv generalista, proprio come quello di cui si è resto protagonista (purtroppo per noi spettatori) Vittorio Sgarbi ospite a “Dedicato”, il programma condotta da Serena Autieri in onda su Ra1.

Vittorio Sgarbi si è scagliato contro Michele Bravi, partecipante di Sanremo 2022.: “C’era quell’altro che cantava una canzone di Battisti, che si chiama Bravi, tutto femmina. E cantava rivolgendosi a una donna come se fosse un maschio. La canzone è fatta da Battisti per una donna e lui era un uomo e la declinava al maschile”

Invece di replicare, Serena Autieri ha soltanto dichiarato: “Adesso i cantanti hanno questo modo di vestirsi in modo stravagante”.

Fortunatamente, Michele Bravi non si è abbassato al livello di Sgarbi, pubblicando sui social un messaggio in cui non si fanno nomi, né viene chiamato in causa nessuno; ma che diventa una riflessione sul diritto e il bisogno della libertà d’espressione.

Ecco il messaggio che Michele Bravi ha pubblicato sui social:

 “Non amo dare spazio o voce a persone che ignorano la bellezza della libertà d’espressione individuale, né tantomeno demonizzare una risata imbarazzata dovuta all’imprevisto di una diretta. Non farò nomi e non vi invito ad andare a scavare.

Colgo però lo spunto, visto che da ieri mi state mandando un video di una trasmissione dove si accusa la mia eccessiva femminilità, per dire che sono orgoglioso di dare voce ad un approccio non giudicante dell’individualità. Non smetterò mai di dire con la mia musica ‘siate completamente voi stessi’”.

Michele Bravi conclude il suo messaggio, aggiungendo: “Questa non è una lotta che riguarda la comunità LGBTQ+ ma ha a che fare con la possibilità di tutti di raccontare al mondo i propri colori. È un segno di civiltà rispettare e accettare opinioni diverse dalla propria ma è un peccato lasciare che i giudizi medievali limitino la vostra creatività. Siate creativi sempre“.