16 Luglio 2020 - 12:00

Michele Placido racconta l’amore per la moglie e… per il vino

michele placido

A “C’è tempo per” Michele Placido ha parlato della moglie, della figlia ma anche dell’amore per il vino soffermandosi sulla recente partecipazione della sua azienda vinicola al Vinitaly

Michele Placido è intervenuto nella nuova puntata di “C’è tempo per“, spin-off di Unomattina Estate condotto da Beppe Convertini e Anna Falchi da Verbania. L’attore ha parlato della figlia Violante “Non sempre il percorso di vita coincide anche con il dare e avere. Lei mi ha sempre dato consigli straordinari, frenandomi negli eccessi e standomi accanto nel lavoro”.
Sulla moglie infatti ha dichiarato “Ciò che mi dà lei, sul piano dell’organizzazione, del nostro lavoro teatrale e cinematografico è fondamentale. Senza di lei sarei perduto!“. Negli ultimi tempi l’attore è balzato sulle pagine di gossip per la crisi matrimoniale vissuta con la moglie Federica Vincenti.
La coppia sembra aver superato quel periodo e oggi sono più uniti e innamorati che mai come ha sottolineato la stessa Federica che ha ben 37 anni di meno rispetto all’attore e regista.  “Abbiamo vissuto un inferno mediatico. Non ho mai detto di aver lasciato mio marito. Lui si è preso solo la parte cattiva. Ho solo spiegato cosa significa vivere un’amore che subisce cambiamenti e momenti difficili. Si è detto che ho mancato di rispetto a mio marito, umiliandolo a settantuno anni dalla moglie giovane. Noi chiediamo rispetto”.
La tematica del giorno è l’amicizia e Michele Placido ha rivelato che le uniche vere amicizie che conserva ancor oggi sono quelle che sono germogliate durante la sua infanzia e legate al suo luogo d’origine. Ha dichiarato anche di esser rimasto deluso da molti amici ai quali pensava di aver dato tanto e loro però non si sono mai dimostrati riconoscenti.

L’amore per il vino

Durante l’intervista ha dichiarato il suo amore per il vino, soffermandosi in particolare sulla recente partecipazione della sua azienda vinicola al Vinitaly. Si tratta del Salone Internazionale del vino che ogni anno viene organizzato a Verona. “Sono molto legato al gusto, al piacere naturale delle cose: anche nel mio lavoro di attore sono un artista di pancia e non solo di testa. Grazie alla pancia sono arrivato prima al cuore e poi anche alla testa delle persone, ma questo in fondo devono dirlo gli altri e non io. Mi considero un’artista completo e questo mi fa comprendere anche il mondo della tecnologia, quella realtà dove la mia testa non arrivava”.