Migranti, l’Aja presenta un nuovo esposto contro l’Italia
La denuncia è arrivata da un esperto di diritto internazionale dell’Aja sui migranti. Coinvolti anche Renzi, Salvini, Minniti e Gentiloni
I nomi sono tantissimi, e sono importanti. Nelle 250 pagine che compongono l’esposto contro l’Italia che verrà presentato alla Corte Penale internazionale dell’Aja, vi sono illustri vittime. Sono infatti coinvolti Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Marco Minniti e anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. L’accusa, proferita da Omer Shatz, esperto di diritto internazionale e dal giornalista franco-spagnolo Juan Branco è di “crimini contro l’umanità“. Inutile dire, dunque, che in ballo rientra l’immigrazione italiana e i provvedimenti intrapresi dalle politiche sui migranti dei Governi italiani.
“Esternalizzando le pratiche di respingimento dei migranti in fuga dalla Libia alla Guardia costiera libica, pur conoscendo le conseguenze letali di queste deportazioni diffuse e sistematiche (40 mila respingimenti in 3 anni), gli agenti italiani e dell’UE si sono resi complici degli atroci crimini commessi nei campi di detenzione in Libia.” recita il testo dell’esposto dell’Aja.
Le accuse riguardano le morti in mare, i respingimenti e crimini di deportazione, omicidio, carcere, riduzione in schiavitù, tortura, stupro, persecuzione e altri atti disumani. L’analisi si concentra soprattutto sul periodo che va dalla caduta dell’impero di Gheddafi nel 2011 ad oggi. A questo punto, la stessa UE ha deliberatamente deciso di espellere le ONG dal Mediterraneo, appuntando di collaborare con la guardia costiera libica.
“Attraverso un complesso mix di atti legislativi, decisioni amministrative e formali accordi, l’UE e i suoi Stati membri hanno fornito alla guardia costiera libica sostegno materiale e strategico, incluso ma non limitato a navi, addestramento e capacità di comando e controllo.”
Una decisione che avrebbe permesso agli Stati membri di aggirare il diritto marittimo e internazionale.
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