9 Novembre 2022 - 10:18

Migranti, la Ocean Viking in viaggio verso Marsiglia

La Ocean Viking porterà in Francia 234 migranti: c'è l'accordo tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni

migranti

Dopo giorni nel limbo si è conclusa l’odissea dei migranti rimasti ancora a bordo delle due navi Ong Geo Barents e Humanity One, sbarcati ieri sera a Catania poco dopo le 22.

Il Governo Meloni li aveva respinti appellandosi ad un decreto interministeriale del guardasigilli Matteo Piantedosi, che aveva previsto lo sbarco di sole donne, bambini e soggetti considerati fragili.

Un provvedimento, in aperta violazione di alcuni provvedimenti di diritto internazionale in materia di diritti umani (tra tutti la Convenzione di Amburgo) a cui sia la Geo Barents che la Humanity One si erano opposte facendo ricorso al TAR del Lazio e al Tribunale Civile di Catania.

Una seconda ispezione dei funzionari del Ministero della Salute a bordo delle due imbarcazioni, ha infine  stabilito che le condizioni fisiche e psicologiche dei migranti ancora a bordo (35 sulla Humanity One, 212 sulla Geo Barents) erano incompatibili con il prosieguo del viaggio presso un altro porto.

E se gli 89 migranti della Rise Above battente bandiera tedesca sono tutti sbarcati a Reggio Calabria, dopo che la Commissione Europea ha ricordato all’Italia i suoi doveri rispetto a chi richiede asilo, destino diverso si profila per la Ocean Viking in queste ore in viaggio verso Marsiglia.

Sarà la Francia a farsi carico dei migranti a bordo dell’imbarcazione battente bandiera norvegese e di proprietà della Ong d’oltralpe SOS Mediteranee, come da accordo tra il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron e la Premier italiana Giorgia Meloni che sui social non arretra rispetto alla strada battuta dal suo esecutivo negli ultimi giorni: “In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione”, scrive, “I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e non tradiremo la parola data”.

Parole che fanno il paio con quanto aveva affermato poco prima il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, raggiunto dai cronisti dopo la strigliata della Commissione Europea: “Sui diritti umani non accettiamo lezioni da nessuno”, ha detto icastico il guardasigilli all’indirizzo di quanti nei giorni scorsi avevano guardato con preoccupazione alle sue politiche in materia di immigrazione, tra sbarchi selettivi e carichi residuali.