29 Giugno 2018 - 10:18

Migranti, Conte mostra i denti e ottiene il placet di Macron

Migranti

Nervi tesi all’ultimo vertice Ue sui Migranti: Conte invoca responsabilità condivise, la Merkel si gioca la Cancelleria ma alla fine è Macron a cedere

E’ un ring aperto e senza esclusione di colpi l’ultimo vertice dell’Unione Europea sui migranti. La partita più grossa se la giocano Angela Merkel, che rischia di veder uscire la sua cancelleria notevolmente ammaccata qualora non si trovasse un accordo, e Emmanuel Macron. Il Presidente francese, che in patria subisce le pressioni di Marine Le Pen e il suo Front National, sullo scenario internazionale deve fare i conti con un’Italia che, dopo i fatti della nave Aquarius, ha mostrato i denti prima con il Ministro dell’Interno Salvini e poi con il Premier Giuseppe Conte, il vero arbitro della partita europea.

A muso duro

Il nostro è arrivato al vertice con dure idee ben precise, a dir la verità l’una dipende dall’altra: gestione condivisa dei migranti, con l’ormai chiarissima volontà di superare gli accordi di Dublino, e responsabilità corale sul Fondo Fiduciario di 500 milioni per l’Africa.

I veti di Conte costringono Macron a “sbottonarsi”

Le speranze della Merkel, verdi come l’abito che la fasciava durante il vertice, riguardavano l’instaurazione di una “coalizione di volenterosi”, ma a Conte sembra non essere bastato e ciò non solo ha fatto saltare la conferenza stampa di Donald Tusk e Jean-Claude Juncker, rispettivamente Presidente  del Consiglio e della Commissione Europei, ma ha anche costretto il Presidente francese Macron a “sbottonarsi” per discutere i termini di una prima bozza di accordo.

Ora l’Italia si dice soddisfatta della sua azione diplomatica essendo riuscita, nelle parole di Conte, a portare a casa un accordo che è “vicino alle nostre proposte”.

Ma quali sono luci ed ombre di questo accordo?

 

 

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