29 Marzo 2023 - 16:58

Milan, senti Tonali: “Da tifoso è difficile”

Il centrocampista del Milan, Sandro Tonali, si racconta ai microfoni di Dazn. Il calciatore si sofferma anche sul momento della squadra

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Sandro Tonali ormai è un’autentica certezza per il Milan di Stefano Pioli. Il centrocampista si è raccontato ai microfoni di Dazn parlando del momento di forma della squadra e dell’adattamento ancora farraginoso di De Ketelaere.

Milan, le parole di Tonali

“Ho iniziato da attaccante, poi con il passare del tempo sono arretrato e sono diventato centrocampista. Il paragone con Pirlo? Me lo dicevano soprattutto quando ero a Brescia, era diventato un po’ pesante. La prima maglia da calcio che mi hanno regalato è stata quella di Lampard del Chelsea. Poi ne sono arrivate tante del Milan. Il mio essere milanista nasce da mio padre il mio tifo per il Milan. Seguiva sempre il Milan, andava anche in trasferta, era tifosissimo, era uno della curva. Era sempre teso quando giocava il Milan. La mia prima volta a San Siro è stato un Milan-Chievo 1-0 con un gol di Seedorf all’ultimo minuto con un tiro all’incrocio dei pali.

Seguivo il Milan da tifoso, non avrei mai pensato di giocarci poi con la maglia rossonera. Nell’estate 2020 avevo parlato tanto con mia mamma, la mia ragazza e il mio procuratore, sognavo il Milan. I primi giorni sono stati un delirio. Il primo anno è stato difficile: dividere l’essere tifoso e giocatore non è stato semplice, però dopo un periodo di assestamento ce l’ho fatta. All’inizio era un peso indossare questa maglia, mi trovavo in un posto in cui dovevo cercare di non deludere. Ho avuto paura, arrivavo da Brescia, era tutto diverso, sono cambiato pure io con difficoltà e con alcuni ostacoli, ma con l’aiuto di Pioli ho superato tutto. Ho parlato tanto con il mister, mi ha aiutato tanto. E adesso sta facendo lo stesso con altri giocatori che stanno vivendo quello che ho passato io. Non ho mai pensato di non farcela, giocare con lo stadio vuoto mi ha aiutato all’inizio.

Il secondo anno mi sentivo più sicuro e questo mi ha dato grande forza. La titolarità mi ha dato poi ulteriore fiducia. In quel momento avevo capito di aver fatto il salto di qualità. Non mi scordo i primi mesi al Milan, ma dal secondo anno ho tirato fuori quello che avevo dentro. Ha fatto tanto per portarmi qui, sia lui che Massara. Sarò sempre riconoscenti con loro.

Questa fatica che sta facendo è una cosa normale, è la stessa cosa che è successo a me. Lui è stato pagato tanto, è stato preso per risolvere le partite e sta pagando la pressione di essere sotto i riflettori. E’ un grande giocatore che deve ritrovare sicurezza, noi dobbiamo aiutarlo. Deve andare bene una partita e poi vedremo il vero De Ketelaere”.