Movimento 5 Stelle: proposta di un museo del fascismo
La proposta dei 5 Stelle per l’istituzione di un museo del fascismo fa infuriare l’associazione nazionale dei partigiani. Arriva anche il blocco della Raggi
Alcuni consiglieri capitolini del Movimento Cinque Stelle hanno ricevuto un duro ‘no‘ sulla proposta di realizzare un museo del fascismo nella capitale. La reazione più dura arriva all’associazione dei partigiani che ha espresso la ‘più viva contrarietà all’approvazione di simile mozione e invitiamo i proponenti a ritirarla‘. Arriva anche il ‘no’ della sindaca Virginia Raggi:’Roma è una città antifascista, nessun fraintendimento in merito‘.
Museo del fascismo:contro negazionismo e ignoranza
La mozione sottoscritta dalla consigliera Maria Gemma Guerrini, sulla realizzazione di un museo del fascismo punterebbe a istituire un ‘polo attrattore per scolaresche, curiosi, appassionati, ma anche turisti da tutto il mondo’. Lo scopo del museo sarebbe, secondo la consigliera, quello di ‘contrastare il negazionismo e l’ignoranza‘.
L’Anpi si dissocia
Duro colpo per l’Associazione dei partigiani, che ha pubblicamente espresso il proprio dissenso sulla mozione presentata dai capitolini cinque stelle: ‘Apprendiamo che è in programma la discussione in Consiglio comunale della mozione che si propone di far nascere a Roma un Museo sul fascismo. Dopo aver letto la mozione siamo allarmati: non si prevede esplicitamente un museo sui crimini del fascismo, sull’esempio di quanto realizzato in Germania, ma semplicemente sul fascismo’.
Il museo commemorativo
L’Anpi ha poi proseguito: ‘Immaginiamo quanti non vedano l’ora di poter dimostrare che il fascismo ha fatto anche cose buone. Nella mozione si fa inoltre riferimento sia al nazismo che alla guerra fredda e si arriva a citare il museo in Ungheria che a Budapest, oscenamente, accomuna nazisti e comunisti‘. Un Museo commemorativo, questa la critica avanzata dall’associazione dei partigiani.
Secondo l’Anpi, infatti: ‘viene previsto per un museo che verrà realizzato e gestito dalla prossima consiliatura capitolina, sui cui valori antifascisti nulla possiamo oggi prevedere, quando nel nostro paese non ci si vergogna più di citare Mussolini e dove il fascismo si esprime addirittura formando partiti che esplicitamente ad esso fanno riferimento e che tardano ad essere sciolti‘.
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