22 Novembre 2019 - 16:49

Movimento delle Sardine: realtà effettiva o contestatori passeggeri?

Sardine Salvini

In pochi giorni, il Movimento delle Sardine è cresciuto in tutto il mondo, tale da contare già 54 gruppi. Bluff o nuova realtà politica?

Modena è stato solamente un punto di partenza, a quanto pare. Un anno fa, di questi tempi, tutto il mondo è stato scosso da un terremoto, quello provocato dai gilet gialli, che ora si è leggermente “calmato”. O almeno, non se ne parla più come prima, ma le proteste in Francia continuano, e sono anche molto pesanti. In Italia inizialmente era risuonato un eco fortissimo, salvo poi affievolirsi sotto i colpi di propagande elettorali costruite ad hoc. Ora si presenta un nuovo bivio, quello che coinvolge il Movimento delle Sardine.

Il Movimento delle Sardine in pochi giorni è diventato uno degli attori principali della politica italiana. Più di Movimento 5 Stelle e PD, più addirittura dello stesso Matteo Salvini. E proprio per questo hanno lanciato il proprio “manifesto“, dove hanno cominciato a fissare i propri paletti su come la protesta possa diventare un vero e proprio partecipante alla contesa. Abbiamo visto più e più volte come, da movimenti di protesta, siano nate poi realtà che sono arrivati a contaminare la politica italiana fino a stabilizzarcisi.

Il confine, anche in questo caso, è molto labile. Siamo appena agli inizi di un consolidarsi di una nuova realtà che potrebbe dare davvero fastidio allo stesso centrodestra, pieno zeppo di proclami e di “fuffa”. Il grosso, la parte più difficile viene ora: piazzarsi, farsi sentire sempre di più e diventare a tutti gli effetti una voce impossibile da ignorare.

Già i primi sentori sono arrivati dal centrodestra, ma soprattutto anche dagli elettori. I sondaggi, infatti, indicano proprio il Movimento come il maggior oppositore di Salvini stesso. A questo punto, la domanda è lecita: si tratta di una vera e propria spina nel fianco o di semplici contestatori passeggeri?

La legittimazione dei sondaggi

Molte volte, almeno negli ultimi anni, siamo stati abituati a vari movimenti che si sono posti come anti-sistema. In Italia abbiamo l’esempio chiarissimo del Movimento 5 Stelle, che ha poi deviato verso lidi completamente opposti diventando esso stesso parte del “sistema”. Ed ecco che, proprio per questo, la comparsa del Movimento delle Sardine suscita quantomeno curiosità, soprattutto per ciò che sarà del proprio percorso. Nel frattempo, vi è già una sorta di vera e propria legittimazione nel mondo politico.

Un sondaggio di Index Research indica come il 43,6% degli italiani pensi che il Movimento delle Sardine sia il nemico più pericoloso di Matteo Salvini e del centrodestra tutto. E del resto la loro forza è legittimata anche dai commenti di Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, che si dimostra abbondantemente preoccupata da questa improvvisa ascesa.

Dietro i soliti commenti populisti (che inneggiano al complotto e a Prodi come “manovratore”), si nasconde la paura. Un sentimento che pervade soprattutto perché questo è davvero un movimento “del popolo”, di gente che scende in piazza, che non ha colori precisi a cui attaccarsi e che soprattutto è costituito da persone comuni. Stiamo parlando di un nuovo soggetto che si inserisce prepotentemente nella contesa.

Per la prima volta, il centrodestra si trova in difficoltà e si chiude a riccio, proprio perché non sa come affrontare chi effettivamente del popolo ne fa parte. I giovani si mobilitano da nord a sud per offrire una lezione a tutta Italia, su come siano loro, proprio loro che spesso vengono tacciati di staticità, a dare una lezione di come le idee, se messe in pratica, sono sempre più forti della retorica.

E abbia pazienza Giorgia Meloni, che in maniera grottesca si attacca ad un cavillo su Romano Prodi per opporsi. Le sue parole hanno lo stesso effetto statico di una goccia in un oceano. Un oceano pieno zeppo di “sardine”.