Napoleone “il 5 maggio” 1821 morì a Sant’Elena: la storia
Il 5 maggio del 1821 Napoleone Bonaparte diede "il mortal sospiro" sull'Isola di Sant'Elena dopo quasi sei anni di esilio
Grande uomo di guerra, protagonista di oltre vent’anni di campagne in Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart. Fondatore del Primo Impero francese e discusso protagonista della prima fase della storia contemporanea europea, la sua morte scosse l’opinione pubblica. Alessandro Manzoni gli dedicò un’ode, “Il Cinque Maggio“, divenuta celeberrima, componendola di getto in tre giorni:
“Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta…“
Napoleone fu trasferito nel villaggio interno di Longwood, dove rimase fino al decesso. Sull’isola Napoleone ebbe la libertà di muoversi a suo piacimento sebbene fosse costantemente sorvegliato a vista da un piccolo contingente militare inglese; anche se non subì alcun processo o condanna, l’ormai ex imperatore si trovò praticamente a scontare un ergastolo in un posto lontano e sconosciuto.
I dolori allo stomaco di cui già soffriva da tempo, acuitisi nel clima inospitale dell’isola e con il duro regime impostogli, lo condussero alla morte il 5 maggio 1821 alle ore 17:49. Le ultime parole di Napoleone furono Francia, esercito – capo dell’esercito – Giuseppina. Egli chiese di essere seppellito sulle sponde della Senna, ma fu invece seppellito a Sant’Elena, presso Sane Valley, come stabilito già l’anno prima dal governo inglese. Il governatore Lowe e i suoi uomini gli tributarono gli onori riservati ad un generale. L’autopsia accertò la causa di morte in un tumore dello stomaco.
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