Il finale di Napoli-Atalanta ha mandato su tutte le furie i tifosi partenopei ed anche De Laurentiis e Ancelotti. I partenopei hanno reclamato un possibile rigore non concesso da Giacomelli, che ha fatto proseguire l’azione con conseguente pareggio della Dea. Un finale da brividi, in una partita meravigliosa in cui si parla solo di arbitri e non dello spettacolo fornito.
“Se esiste il VAR è inutile creare 8-9 minuti di tempo supplementare. Ci si spintona, si discute. Cos’è questa cafonata che un arbitro si permette di buttare fuori un signore come Carlo Ancelotti? Ma io me ne vado dall’Italia! Questo è un paesaccio. Gli arbitri non sanno arbitrare come in Inghilterra. Si sospende la partita diecimila volte.
Ci siamo stancati. Siamo noi che finanziamo il calcio. Senza di noi andrebbero a pelare le patate. Ho il diritto per i soldi che metto nel calcio di vedere le immagini al VAR. I tifosi dove li vogliamo mettere? Siamo il più grosso movimento politico che esiste in Italia. Se creassimo un partito politico cambieremmo le sorti di un calcio malato che non siete capaci di resuscitare da trent’anni a questa parte”.
“Giacomelli? Mi ha detto ‘aiutami a sistemare le cose, io gli ho detto ‘ma non hai dubbio che possa essere rigore’ e mi ha buttato fuori, questo è quanto. La squadra ha giocato molto bene, con buon ritmo intensità e tutto, meritava un risultato diverso, siamo molto rammaricati per questo ma dobbiamo andare avanti. Mi sento un po’ deluso, mi sento un po’ attaccato, alla mia serietà, professionalità, squadra e società. Preferirei parlare meno possibile“.
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