Napoli: ecco gli scenari per le scosse dei Campi Flegrei
A Napoli, si verificano ancora scosse di terremoto e bradisismo ai Campi Flegrei. L'attività vulcanica è in costante evoluzione
Un periodo di apprensione per tutta Napoli. Negli ultimi tempi, infatti, il territorio del napoletano e dintorni ha sofferto di molte attività sismiche e di tantissime scosse di terremoto, riguardanti soprattutto l’area relativa ai Campi Flegrei. Il fenomeno è in costante evoluzione. L’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo.
Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha dichiarato e voluto spiegare cosa sta accadendo negli ultimi tempi: “L’attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, è in costante evoluzione.“
Il bradisismo è un movimento lento del suolo, che consiste nel periodico abbassamento o innalzamento del livello del suolo collegato allo sciame sismico. Nello specifico, la presenza di magma vicino alla superficie nei Campi Flegrei ha dato luogo a vari fenomeni, come le conche vulcaniche piene di gas asfissianti e le caldissime sorgenti termali. Va da sé che l’area è diventata una delle più grandi aree vulcaniche d’Italia. Ha una potenza tale da superare, in prospettiva, anche quella del Vesuvio.
Nell’area a maggior rischio vivono ben 500mila persone. In caso di allarme l’unica misura di salvaguardia della popolazione è l’evacuazione preventiva, secondo quanto si legge nel Piano nazionale di protezione civile. La zona rossa comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero; parte dei comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e alcune municipalità del comune di Napoli. L’allontanamento della popolazione dalla zona rossa inizia con la dichiarazione della fase di “allarme”.
Già a partire dal 2012, in relazione all’innalzamento di alcuni parametri di monitoraggio, il livello di allerta sui Campi Flegrei è giallo. Dalle ultime settimane la situazione è seguita con ancora maggiore attenzione, come testimonia il Decreto Legge 12 ottobre 2023, n. 140.
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