23 Dicembre 2022 - 18:23

Natale: analisi dettagliata della mitica canzone di Francesco De Gregori

Natale: analisi dettagliata della mitica canzone di Francesco De Gregori. Scopriamo insieme il testo e il significato del brano

Francesco De Gregori - Natale

Il 25 dicembre, ormai, è alle porte. Come ogni anno, questa ricorrenza porta con sé un’aura di magia e di meraviglia. Scopriamo, insieme, il significato della canzone “Natale” di Francesco De Gregori.

Natale: analisi della canzone

Natale è il secondo pezzo dell’album DE GREGORI. La canzone descrive dei fotogrammi risalenti a due giorni prima del 25 dicembre. L’incipit è iconico:

C’è la luna sui tetti e c’è la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scommetto che nevica, tra due giorni è Natale
ci scommetto dal freddo che fa
“.

La luna, come poesia, abbraccia e riveste i tetti delle case, proteggendole. Mentre il calore del fuoco riscalda le dimore dei fedeli le ragazze, con la loro aria distratta e dolce, tornano in tram. In questo specifico momento dell’anno il “ritorno a casa” rappresenta una tradizione, un porto sicuro, un’immensa e tenera dose di calore interno che si contrappone al freddo che c’è fuori. Un freddo che sembra prima bloccare l’anima degli oggetti e poi ricoprirli di nuova vita grazie al candore della neve.

“E da dietro la porta sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù
un peccato davvero, ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu”.

La canzone, in realtà, parla di un amore intriso di nostalgia e di dolore. È la storia di un uomo romantico che aspetta, invano, il ritorno della donna amata.

“E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai”.

L’innamorato non sa più nulla di Lei e le suggerisce di scrivergli, di raccontargli tutto ciò che fa e che sogna. L’uomo parla a sé stesso, parla alla sua mente, alla sua anima e al suo cuore. Che abitudini avrà, ora, la sua donna? In che modo intreccerà i suoi capelli? Che cosa sognerà mai di notte, mentre è al sicuro dal caos della vita e della luce?

E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso
quell’allegra tristezza che c’hai
“.

Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria
tra due giorni è Natale e non va bene e non va male
buonanotte torna presto e così sia
“.

Viene immaginata, desiderata, quasi bramata una sinergia di pensieri. Le parole, come i treni, scorrono veloci mentre il potere di un sorriso ferma il tempo e lo rende eterno, indistruttibile.

Il Natale per Francesco De Gregori

“La parola ‘Natale’ mi appartiene molto perché tuttora per me il Natale, lo confesso, rappresenta un momento di strana felicità, che richiama il freddo dei primi Natali che ho vissuto a Pescara quand’ero ragazzino. Ricordo una città povera, ancora con i segni della guerra, e una vita modesta ma molto tranquilla, e l’associo al Natale, al freddo. (…) Forse questa storia del Natale ricorre anche perché ho una visione ancora mitologica del Natale, alla mia tenera età”.

Testo Canzone

C’è la luna sui tetti e c’è la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scommetto che nevica, tra due giorni è Natale
ci scommetto dal freddo che fa.

E da dietro la porta sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù
un peccato davvero, ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu.

E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.

E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso
quell’allegra tristezza che c’hai

Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria
tra due giorni è Natale e non va bene e non va male
buonanotte torna presto e così sia.

E tu scrivimi, scrivimi
se ti torna la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e t’addormenti di sera e se dormi, che dormi e che sogni che fai.