13 Novembre 2021 - 12:37

Nba, Curry e gli Warriors sono inarrestabili: Bulls schiantati 119-93

Nba, Curry

Gli Warriors non si fermano neanche contro Chicago e piazzano l’undicesima vittoria su 12. Steph Curry ancora in versione MVP ne mette 40

AAA cercasi squadra NBA che possa giocarsela con alla pari con i Golden State Warriors. No perditempo. Gli Warriors si sbarazzano senza fatica anche dei Chicago Bulls di Lavine, mettendo in chiaro a tutta la lega di voler puntare seriamente al titolo.

Quella andata in scena al Chase Center è stata una vera e propria carneficina con gli ospiti schiantati sotto i colpi di Curry&Co. Dopo un primo quarto in totale equilibrio chiuso con un +6 a favore dei Bulls, nessuno avrebbe immaginato quello che poi sarebbe realmente successo.

A partire dal secondo quarto i padroni di casa, dopo essere stati sotto anche di 8, non si sono più guardati indietro azzuffando il vantaggio sul 35-34 lasciando sul posto gli avversari, impotenti di fronte all’ennesima dimostrazione di potenza di una squadra che sta letteralmente camminando sulle acque della Baia.

Alla sirena sono 23 i punti di LaVine coadiuvato da una dignitosissima prova DeMar DeRozan autore di 18 punti, unici due Bulls ad andare in doppia cifra, in una partita in cui toccano il peggior svantaggio di questo inizio di stagione, -27 nel quarto periodo. Male anche Caruso in uscita dalla panchina con appena 4 punti messi a referto.

Dall’altro lato del campo le cose sono ben diverse. Golden State tira con il 63,8% dal pitturato e fa 15/46 da tre, con il solo numero 30 a metterne 9 su 17. Aspettando Clay Thompson, che potrebbe tornare sul parquet per la partita di Natale, gli Warriors piazzano un record di 11-1 prendendosi con merito la corona virtuale di miglior squadra NBA.

Fattore Curry

Gli Warriors chiudono la striscia di otto partite casalinghe di fila, la più lunga della storia della franchigia, nel migliore dei modi dando una dimostrazione di forza contro una squadra che, insieme ai Nets e ai 76ers, potrebbero ritrovarsi in un eventuale Finals.

Se questa striscia di partite hanno dimostrato una cosa è che Curry è in una condizione psico-fisica semplicemente disarmante, una vera e propria tassa da pagare per chiunque metta piede all’interno del Chase Center. Dopo i 50 punti di appena quattro giorni fa, Steph mette in scena l’ennesima prova da MVP d’avanti ad un pubblico in visibilio e al suo ex coach a Davidson, McKillop che ha commentato esterrefatto la performance del numero 30: “Sono fortunato ad averlo avuto nella mia squadra: un talento unico, un giocatore che porta gioia”.

Il miglior giocatore di questo primo stralcio di stagione mette a referto 40 punti con 15/24 al tiro, 9/17 dall’arco, 4 rimbalzi e 5 assist. Tutto in 34 minuti di gioco in cui porta ai suoi compagni un +31 di plus/minus. Una prestazione da marziano che lo avvicina sempre di più a Ray Allen e a quel primo posto nella classifica all-time dei tiratori che gli spetta di diritto.