5 Ottobre 2021 - 16:43

Nobel per la fisica 2021: vincono Parisi, Manabe e Hasselmann

premio nobel

Il Premio Nobel per la fisica 2021 è stato assegnato a Giorgio Parisi: è il sesto italiano ad ottenerlo

Il Premio Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato all’italiano Giorgio Parisi, al giapponese Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann.

Giorgio Parisi è un fisico e accademico italiano, specializzato in fisica teorica, in particolar modo nell’ambito della fisica statistica e della teoria dei campi. Insieme a Carlo Rubbia e Michele Parrinello, è l’unico fisico italiano ad essere membro della National Accademy of Sciences degli Stati Uniti d’America. Numerosissime sono le tematiche sulle quali lo scienziato si è soffermato durante la sua carriera:

-il bosone di Higgs, argomento della sua Tesi di Laurea

-il comportamento dei sistemi complessi (reti neurali, il sistema immunitario)

il movimento di gruppi di animali

A tal proposito il fisico mette in evidenza una dinamica scientifica e sociale fondamentale: la formazione di determinati stormi di uccelli potrebbe essere strettamente correlata ad alcuni comportamenti umani e, di conseguenza,  a dinamiche di stampo sociale quali gli andamenti elettorali o le turbolenze dei mercati azionari.

Classe 1948, Parisi vanta numerosi premi che lo hanno condotto, oggi, ad ottenere il Premio Nobel per la fisica.

Il famoso fisico è stato premiato “per la scoperta dell’interazione fra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici della scala atomica e quella planetaria”.

Lo studioso, incredulo, ha affermato: “Sono contento, non me lo aspettavo”.

Parisi sostiene che tanti suoi colleghi, a partire dal fisico con il quale ha discusso la sua tesi di laurea, avrebbero meritato il premio Nobel:

Il Nobel sarebbe dovuto andare anche a Nicola Cabibbo, mi dispiace che le scelte della Fondazione Nobel non siano andate in questa direzione. Il Nobel è un riconoscimento importante per la scienza italiana, che avrebbe potuto prendere svariati Nobel nella fisica e in altre discipline”.

Sull’illustre riconoscimento assegnato al fisico romano si è pronunciato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

“Rivolgo le più grandi congratulazioni al professor Giorgio Parisi per questo altissimo riconoscimento che rende onore all’Italia e alla sua comunità scientifica”.

Anche Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri, non perde occasione per esprimere tutta la sua soddisfazione ed il suo orgoglio:

“Il professor Parisi è un pioniere della ricerca nella fisica teorica e ha legato il suo nome a scoperte decisive nel campo della cromodinamica quantistica e dello studio dei sistemi disordinati complessi, dalla scala atomica a quella planetaria”.

Per manifestare tutta la sua gratitudine e le sue felicitazioni, il Presidente del Consiglio riceverà Parisi a Palazzo Chigi.

Premi  e riconoscimenti ottenuti: dal Premio Feltrinelli al Nobel per la fisica

-Premio Feltrinelli, 1986

-Medaglia Boltzmann, 1992

Premio Italgas, 1993

Medaglia Dirac dell’ICTP, 1999

Premio speciale della cultura per le Scienze Naturali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2000.

Premio Enrico Fermi

Premio Dannie Heineman per la fisica matematica, 2005

Premio Nonino, 2005

Premio Galileo, 2006

-Microsoft European Science Award, 2007

Premio Lagrange, 2009

Medaglia Max Planck, 2010

-Premio Vittorio De Sica per le scienze, 2011

Premio ENS “Prix des 3 Physiciens” , 2011

Nature Prize for Mentoring in Science, 2013

Premio High Energy and Particle Physics (EPS-HEPP), 2015

Premio Lars Onsager, 2016

Premio Wolf per la fisica, 2021

Premio Nobel per la fisica, 2021

Nobel per la fisica in Italia: da Gugliemo Marconi a Giorgio Parisi

Giorgio Parisi è il sesto italiano a vincere il Nobel per la Fisica. Il primo, nel 1909, fu Guglielmo Marconi con il tedesco Karl Ferdinand Braun “in riconoscimento del loro contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili”. Nel 1938 il premio venne assegnato a Enrico Fermi “per la sua dimostrazione dell’esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti da irraggiamento neutronico e per la relativa scoperta delle relazioni nucleari indotte da neutroni lenti”. Nel 1959 il vincitore fu Emilio Gino Segrè e allo statunitense Owen Chamberlain “per la loro scoperta dell’antiprotone”. Nel 1984 tocca a Carlo Rubbia e all’olandese Simon van der Meer “per il loro contributo decisivo al grande progetto che ha portato alla scoperta delle particelle W e Z, comunicatori di interazione debole”. Nel 2002, prima di Parisi, è la volta di Riccardo Giacconi “per i contribuiti pioneristici all’astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”.

L’altra “metà” del Nobel è andata invece a Manabe e Hasselmann per aver realizzato una cosa straordinaria:  un modello fisico del clima terrestre, “quantificando la variabilità e prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale”.

Parisi, Mananbe e Hasselmann sono sicuramente delle menti geniali e folli, delle menti che hanno fatto della loro passione il carburante perfetto ed inarrestabile della loro vita e che ci insegnano una lezione fondamentale: la passione è tutto. Solo la passione per le discipline, per lo studio, per le dinamiche sociali e scientifiche e per l’intera esistenza può condurci alla più totale evoluzione interiore e al progresso.