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L’indice Rt, nonostante il numero inferiore di contagi del bollettino di oggi, 9 novembre 2020, resta comunque preoccupante (28,49%). Il numero dei nuovi contagi è paria 25.271, mentre i decessi 351. Ai reparti di terapia intensiva si aggiungono altri 100 pazienti e 1.196 persone ai reparti di degenza. Più di 10 mila i guariti, accertati con 59.024 tamponi di controllo.
Infine il numero maggiore di contagi si registrano in Lombardia con 4.777 casi, 3.120 in Campania, a seguire il Piemonte con 2.876 casi, 2.244 casi la Toscana, 2.223 il Veneto, 2.153 in Lazio, 2.025 in Emilia Romagna, 1.023 la Sicilia, 730 la Puglia, 625 l’Abbruzzo, 583 nella Provincia Autonoma di Bolzano, 538 in Liguria, 443 in Calabria, 327 Sardegna, 320 Friuli Venezia Giulia, 314 l’Umbria. 262, 257, 201, 132 e 98 rispettivamente Marche, P. A. Trento, Valle D’Aosta, Basilicata e Molise.
Intanto spaventa il monito lanciato dall’ordine dei medici con a capo il Presidente Filippo Anelli, che invita il Governo ad uno “stop” nazionale immediato. Le stime, secondo la crescita della curva, indicano che ci potrebbero essere il prossimo mese circa 30 mila persone in ospedale e più di 5 mila posti occupati nelle terapie intensive. Anche la curva dei decessi potrebbe subire una conseguente impennata e portare le stime attuali al raggiungimento dei 10 mila morti.
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