Ventuno anni fa la sua vittoria con “Luce” fu fondamentale per la sua carriera. Da allora Elisa è tornata al Festival di Sanremo solo come ospite. Quest’anno, invece, l’artista, è in gara con la canzone “O forse sei tu”.
Il produttore del brano, Andrea Rigonat, è il marito di Elisa.
L’artista friulana, in merito, afferma:
“Non avevo mai pensato di rifarlo, era andata troppo bene la prima volta! Ma Sanremo in questi anni è in uno stato di grazia. Io poi non la vivo come una competizione, ma come un palco da cui lanciare un progetto importante”.
Il progetto importante, al quale la cantante si riferisce è, infatti, il suo nuovo album, in uscita il 18 febbraio:
“È metà in italiano e metà in inglese, ma sono tutte canzoni nuove. Con questo disco cercherò di sollevare lo spirito delle persone, e anche il mio, in un periodo così difficile”.
La canzone, scritta da Elisa, parla della “chimica che ci deve essere in una relazione, della differenza che fa per te la persona che ami”.
Comprendersi oltre ogni silenzio, essere presenti anche a chilometri di distanza, stringersi in una felicità che si colora di voglia di vivere e delle “luci di mille città”:
“Portami sempre con te/ Sarò tra le luci di mille città”.
La notte è il nido più vero e viscerale dei nostri pensieri. La persona amata, nel buio, nel caldo silenzio, è una melodia che ci riscalda la pelle e le ossa:
“Sempre/Mille Volte/ Ti ho cercato/ ti ho pensato/Un po’ più forte
Nella notte/Ancora/Mille volte/ Quella musica risuona in ogni parte”.
Sarà che il tempo poi alla fine proprio non ci sfiora
O forse è solamente il cielo
Quando si colora un po’ di più
O forse sei tu
O forse sei tu
Ti capirei se non dicessi neanche una parola
Mi basterebbe un solo sguardo
Per immaginare il mare blu
E niente di più
E niente di più
E chiedimi tu come stai
Se ancora io non l’ho capito
E se domani partirai
Portami sempre con te
Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farti un po’ ridere
E io sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Sempre
Sarà che tra tutto il casino sembra primavera
Sarà che la vertigine non mi fa più paura
E guardo giù
O forse sei tu
O forse sei tu
E chiedimi tu come stai
Se ancora io non l’ho capito
E se domani partirai
Portami sempre con te
Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Una scusa per farti sorridere
Sì che sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Mille volte
Ti ho cercato
Ti ho pensato
Un po’ più forte
Nella notte
Ancora
Mille volte
Quella musica risuona in ogni parte
Nella notte
Forse sei tu
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farmi un po’ ridere
Forse sei tu
Quell’istante che mi porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Sempre
Sempre
Quella stupida voglia di vivere
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