5 Dicembre 2018 - 10:00

A cosa serve l’olio di pesce? Quando e come usarlo

olio

Gli integratori di olio di pesce sono molto diffusi. Scopriamo a cosa servono e quando devono essere utilizzati

L’olio di pesce è una preziosa fonte di omega 3, acidi grassi alleati della salute. Per questo viene utilizzato per produrre farmaci e integratori alimentari, e non solo. L’olio di pesce è anche un ingrediente per l’industria cosmetica, per quella alimentare e all’interno di prodotti dedicati all’alimentazione degli animali.

La sua composizione dipende dalla materia prima da cui viene ricavato e dai processi di estrazione utilizzati. Il primo passaggio è la raccolta dell’olio di pesce crudo a partire da alici e sardine; questo estratto viene poi sottoposto a numerosi passaggi che permettono di ottenere prodotti di grado farmaceutico contenenti gli omega 3 di origine marina Epa (acido eicosapentaenoico) e Dha (acido docosaesaenoico).

Quando assumere olio di pesce

Fra i principali utilizzi dell’olio di pesce sono inclusi la promozione della salute cardiovascolare, di quella del sistema nervoso e di quella della vista. Agli omega 3 presenti al suo interno sono infatti riconosciute le seguenti proprietà:

. favorire il buon funzionamento del cuore;

. mantenere livelli accettabili di trigliceridi nel sangue;

. mantenere la pressione del sangue nella norma;

. promuovere lo sviluppo del cervello e dell’occhio durante la gravidanza e l’allattamento al seno.

Per questo, per esempio, integratori di Dha sono consigliati alle donne incinte e durante l’allattamento. La soluzione alternativa sarebbe soddisfare gli aumentati fabbisogni di omega 3 con la sola alimentazione, un’impresa non sempre facile.

Infatti le fonti alimentari di Epa e Dha comunemente consumate si limitano essenzialmente a pesci come il tonno e lo spada. Durante la gravidanza mangiarne in grandi quantità è sconsigliato a causa del rischio di contaminazione con mercurio, una sostanza neurotossica. Per questo può essere difficile riuscire a fornire al proprio organismo e al feto in via di sviluppo tutti gli omega 3 di cui hanno bisogno.

Nemmeno aumentare il consumo di fonti vegetali di omega 3, in particolare di noci, può essere sufficiente. Infatti al loro interno non si trovano Epa e Dha, ma il loro precursore (l’Ala – acido alfa-linolenico) e purtroppo l’efficienza di conversione dell’Ala in Epa e Dha nell’organismo umano è molto bassa.

Infine, assumere le quantità di Epa e Dha necessarie per ottenere risultati apprezzabili in termini di controllo della pressione o dei trigliceridi è ancora più difficile.

Per questi motivi può essere utile assumere prodotti a base di olio di pesce.

Olio di pesce: come usarlo

L’olio di pesce si assume in forma di integratori alimentari. Per ottenere gli effetti desiderati è necessario assumere:

. 3 grammi al giorno di Epa+Dha quando si intende controllare la pressione;

. 2 grammi al giorno di Epa+Dha per tenere sotto controllo i trigliceridi;

. 250 mg al giorno di Epa+Dha per favorire il buon funzionamento del cuore;

. durante la gravidanza e l’allattamento, 200 mg di Dha in più ogni giorno oltre alla dose quotidiana raccomandata di Epa+Dha, pari a 250 mg.

Prima di assumerlo è bene escludere eventuali allergie ai suoi componenti. Inoltre sia durante la gravidanza e l’allattamento sia in presenza di patologie specifiche è necessario utilizzarlo solo dopo aver consultato il proprio medico.

Infine, è bene chiedere consiglio al proprio medico anche quando si stanno già assumendo dei farmaci. Esistono infatti possibili interazioni, come quella con anticoagulanti e antinfiammatori non steroidei, che potrebbero comportare dei rischi per la salute.