Oltre 2000 morti per il terremoto in Nepal e stati confinanti
Il terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito anche India, Tibet e Bangladesh. Nelle ultime ore si è verificata una scossa di assestamento pari a 6.7 gradi
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Nel terremoto di ieri in Nepal sono più di duemila le vittime. La scossa di magnitudo 7.8 del Nepal ha toccato anche India, Cina e Bangladesh, e anche in quegli stati, si è registrata la morte di diverse persone.
La terra, in quell’area asiatica continua a tremare: oggi una scossa di assestamento, di magnitudo 6.7 ha provocato nuove valanghe sul Monte Everest. Un enorme blocco di ghiaccio si è staccato cadendo per 800 metri. Tra le vittime sull’Everest anche Dan Fredinburg, manager di Google Adventure, deceduto mentre scalava il monte assieme ad altri due dipendenti (che si sono salvati) e che documentava il tutto sul suo account Instagram.
Gli ospedali di quelle zone asiatiche sono sovraffollati, giacché i feriti sono più di 4000. Si sono inoltre avute delle difficoltà nel ripristinare la rete elettrica e i collegamenti telefonici.
Un precedente si ebbe il 15 gennaio 1934, quando un terremoto di magnitudo 8.1 fece oltre 11.000 vittime in Nepal e più di 7000 in India.
Da segnalare anche che il forte terremoto di ieri ha provocato il crollo della torre Dharahara, patrimonio UNESCO di nove piani e alta circa 62 metri, uno dei monumenti più celebri della città di Kathmandu, in Nepal.
Il grave episodio, ha prodotto diverse macerie dalle quali sono stati estratti 250 cadaveri.
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