Omicidio Giulia Cecchettin, Turetta chiede libri da leggere al cappellano
Omicidio di Giulia Cecchettin: Filippo Turetta incontra il cappellano del carcere di Verona e poi il legale
Filippo Turetta, il quasi 22enne indagato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, nel carcere di Verona ha incontrato un frate cappellano a cui avrebbe chiesto libri da leggere. Al momento, il giovane si trova in cella insieme ad un altro detenuto che avrebbe compiuto reati simili. Rimarrà nel reparto Infermeria per qualche giorno, sottoposto alle valutazioni psicologiche e psichiatriche prima di essere trasferito nella sezione “protetti”.
“Turetta – scrivono fonti di stampa – ha dormito, ha trascorso una notte tranquilla e stamattina ha fatto colazione” nel carcere Montorio di Verona, dove è recluso da ieri dopo la ‘consegna’ da parte delle autorità tedesche”.
Nella giornata di oggi, lunedì 27 novembre, è in programma il nuovo incontro in carcere col suo legale, dopo quello rapidissimo di sabato, avvenuto non appena Turetta è rientrato in Italia dalla Germania.
Filippo Turetta premeditava di uccidere Giulia Cecchettin? Gli elementi che avvalorerebbero l’ipotesi
Il dubbio, emerso in queste ore dalle risultanze dell’analisi effettuata sulla sua auto dalla polizia tedesca, è che il giovane possa aver premeditato l’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin. Sulla grande Punto nera di Turetta, gli inquirenti hanno ritrovato un coltello, pulito, col quale il 22enne avrebbe tentato di togliersi la vita. Tuttavia, la lama di 12 centimetri risulterebbe pulita e nemmeno sul collo di Filippo Turetta sarebbero stati rinvenuti segni tali da far protendere per l’ipotesi di tentato suicidio.
Anzi, dopo aver ucciso Giulia, e questo è un altro particolare che aggraverebbe la posizione del giovane, Turetta si sarebbe cambiato riponendo i vestiti insanguinati in un borsone, anch’esso rinvenuto all’interno dell’auto.
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