21 Dicembre 2020 - 11:54

“Operazione Babbo Natale”: i desideri dei bambini riguardano la Pandemia

"Operazione Babbo Natale"

Il servizio postale degli Stati Uniti ha messo in piedi “Operazione Babbo Natale”. Un team di esperti adotterà le lettere più urgenti per realizzare i desideri dei piccoli americani

“Operazione Babbo Natale” è una bellissima iniziativa ideata dal Servizio postale degli Stati Uniti. Vista la massiccia ricezione di letterine di Natale contenente tematiche importanti. Quest’anno infatti, nelle lettere dei piccoli americani non solo balocchi, ma anche e soprattutto il desiderio che la Pandemia finisca in fretta.

Le lettere ai tempi della Pandemia

Una delle lettere più esemplificative è quella di Jonah. Non vuole niente per se stesso questo Natale, ha chiesto invece a Babbo Natale di “trovare una cura per Covid-19 e dargliela per salvare il mondo”. Molti altri bambini sperano che Babbo Natale e i suoi elfi stiano bene, preoccupati che il virus possa essere arrivato fino al Polo Nord.

Le lettere dei bambini americani riflettono la delicata situazione psicologica che il mondo dei più piccoli sta affrontando. Hanno dovuto rinunciare alla scuola, agli amici, spesso al contatto con un nonno o un parente. Si tratta di gravi perdite a livello sociale che secondo alcuni psicologici potrebbero mutare in parte o del tutto l’evoluzione caratteriale dell’infante.

“Operazione Babbo Natale” realizza i desideri

“Operazione Babbo Natale” ascolta e prende in carico i segreti e i desideri più profondi dei bambini. Yadhira ad esempio, vuole aiuto con le bollette della sua famiglia perché i suoi genitori a causa del Covid 19 hanno perso il lavoro. Bryce chiede che qualcuno che è senzatetto possa avere da mangiare: “Voglio che qualcun altro sorrida” scrive confidandosi con Babbo Natale.

“Operazione Babbo Natale” prevede di ricevere un’impennata record di lettere quest’anno, anche perché è la prima volta nei 108 anni di storia del programma che il servizio postale lo ha ampliato a livello nazionale. “In tempi di stress o crisi, riceverai un aumento extra nelle lettere” ha detto il portavoce Kim Frum. “Ad esempio, con la recessione del 2007-2008, abbiamo avuto un aumento delle lettere” ha dichiarato. A partire da venerdì mattina, più di 23.000 lettere erano state adottate e USPS (sistema di tracciamento postale)continua ad aggiornare il suo sito con nuove lettere ogni giorno.

Le lettere riflettono la psiche dei più piccoli

Gli psicologi affermano che i fattori di stress pandemici stanno mettendo a dura prova la salute mentale dei bambini. In ambienti socialmente distanti, i bambini soffrono di solitudine e alti livelli di ansia e depressione. Erlanger Turner, uno psicologo clinico specializzato in genitorialità e comportamento dei bambini, afferma che le lettere a Babbo Natale possono essere un esercizio benefico per la salute mentale dei bambini.

L’approccio narrativo è importante

L’approccio alla terapia narrativa, in cui scriviamo i nostri sentimenti, emozioni ed esperienze, è davvero utile” ha detto Turner. “Si può sicuramente vedere nelle lettere che i bambini stanno assistendo allo stress che i loro genitori stanno provando, in termini di preoccupazioni finanziarie“. “Le lettere a Babbo Natale” ha aggiunto “Possono fornire alle famiglie un punto di partenza per iniziare a parlare di questi difficili argomenti. A volte i genitori non menzionano le loro difficoltà finanziarie, ma i bambini sentono” ha spiegato ancora Turner.

Uno degli esempi storici di “Operazione Babbi Natale” è la lettera di Damion Di Grazia. Il bambino aveva chiesto una sveglia per essere più puntuale ed indipendente e una radio per il tempo libero. Quando è arrivato il Natale, ha ottenuto una radiosveglia, quindi due in uno. “È stata la cosa migliore di sempre” racconta Di Grazia. Circa cinque anni fa, ha avviato il suo programma spinoff “Operazione Santa” lasciando addirittura la sua carriera a Wall Street. Ha fondato Santa’s Knights, un’organizzazione senza scopo di lucro nel quartiere Harlem di New York City che gestisce il proprio sforzo di adozione delle lettere natalizie.

E proprio nella casella di posta della sua associazione è arrivata una lettera angosciante, quella di Morgan: “Quest’anno è stato difficile per la mia famiglia. Abbiamo dovuto lasciare la nostra casa. Potresti aiutare Babbo Natale?“. La madre di Morgan, Jeanine Campbell, era alla ricerca di enti di beneficenza che la potessero aiutare a dare alle sue giovani figlie una condizione più felice.

A marzo, Campbell, un’insegnante di St. Petersburg, in Florida, ha perso il suo secondo lavoro, quando le lezioni sono diventate virtuali. Poi, durante l’estate, la 33enne ha detto di aver svuotato i suoi risparmi per pagare un trasloco in un appartamento dopo che la loro casa di Tampa Bay è stata venduta. “Sono stata molto fortunata. Ho ricevuto un’e-mail che diceva che avrebbero fatto tutto il possibile per aiutare i bambini” ha raccontato la donna.