Ordine dei giornalisti, M5S pronto all’abolizione dopo il caso Casalino
L’opposizione insinua sospetti sulla tempistica della questione. Dal blog, intanto, piovono provocazioni per l’Ordine dei giornalisti
La vicenda Casalino potrebbe portare con sé strascichi molto profondi, che potrebbero attaccare addirittura la stessa democrazia italiana. Sul tavolo del Governo, infatti, c’è il progetto di abolizione dell’Ordine dei giornalisti. Procedura quasi “necessaria”, visto l’esito della vicenda che ha coinvolto l’ex gieffino e le sue dichiarazioni contro Tria.
Sul Blog delle Stelle, intanto, una nota comunica: “A cosa serve l’Ordine dei giornalisti se non sanziona la diffusione delle notizie false e i comportamenti antietici di giornalisti mossi solo da interessi di partito e non dal desiderio di informare i cittadini? A niente. Quindi aboliamolo. Il provvedimento è già sul tavolo del Governo.”
“L’ordine dei giornalisti della Lombardia ha avviato un’istruttoria contro Rocco Casalino ‘per verificare se le sue dichiarazioni del giornalista, il loro tenore e l’uso del linguaggio siano pertinenti, continenti e compatibili con gli articoli 2 e 11 della legge professionale n. 69 del 3 febbraio 1963. Non una parola invece sui giornalisti che hanno diffuso il suo audio privato andando contro la deontologia professionale e l’etica giornalistica.” conclude poi la nota.
Immediate le reazioni dell’opposizione. Carmelo Miceli, deputato del PD, tuona: “Nessuno tocchi l’Odg. Per il M5S l’idea di abolirlo è una priorità per non fare radiare Casalino? La tempistica è quantomeno sospetta. Quelli che per anni hanno blaterato su trasparenza e democrazia partecipata, da perfetti tiranni stanno utilizzando Governo e Parlamento per colpire chiunque, anche chi esercita il diritto di critica e di informazione.”
Agli attacchi risponde Vito Crimi: “Con l’abolizione vogliamo liberare la professione del giornalismo da alcuni vincoli. Permettere così ai giovani e ai nuovi professionisti di poter emergere.”
Strano modo di far emergere i giovani talenti. Ma, d’altronde, sarà solo una coincidenza che questa misura sia saltata fuori dopo il caso Casalino. Una coincidenza come tante.
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