12 Aprile 2024 - 11:08

Oro: perché il suo prezzo sta battendo record su record

Il prezzo dell'oro si sta alzando di giorno in giorno e le quotazioni stanno infrangendo record su record. Ecco quali sono le ragioni

oro

Quando sarà il momento di vendere l’oro? Questo periodo si può definire come una vera e propria corsa, degna dei fumetti di Zio Paperone. Negli ultimi mesi, infatti, le quotazioni del metallo prezioso stanno infrangendo record su record. Solamente nella giornata di ieri, giovedì 11 Aprile, hanno toccato i 70 € al grammo. Si tratta di un valore mai raggiunto negli ultimi anni. Dopo un trend sostanzialmente stabile il cambio di passo è avvenuto a febbraio, quando le quotazioni hanno subito una brusca accelerazione, sganciandosi dallo stallo dei circa 60 € al grammo a cui era ancorato da mesi.

La cosa più interessante, però, è scoprire i motivi dietro quest’improvviso innalzamento dei prezzi. Per quale ragione l’oro è arrivato a valere così tanto? Le cause di questo impennamento sono sostanzialmente tre. La prima riguarda la speranza di un taglio dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali. La seconda riguarda la domanda crescente da parte dei Paesi emergenti e, infine, vi sono le tensioni geopolitiche.

Quello dell’oro è infatti il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza non solo per i risparmiatori, ma soprattutto le banche centrali che lo utilizzano per difendere la loro ricchezza dall’inflazione e da situazioni economiche instabili. Una situazione, dunque, imprevedibile. L’analista finanziario di Altroconsumo, Pietro Cazzaniga, ha dichiarato: “Come qualsiasi altro bene anche il valore dell’oro dipende prevalentemente dal rapporto tra domanda e offerta; e uno dei fenomeni principali degli ultimi anni, che è andato rafforzandosi negli ultimi mesi, è che l’oro viene acquistato dalle banche centrali, soprattutto da quelle dei Paesi emergenti.

Scopriamo, dunque, i perché dell’evoluzione.

Oro: i motivi dell’innalzamento dei prezzi

Perché l’oro è considerato come un bene rifugio dalle banche centrali? La faccenda è da inquadrare nella prospettiva di ciò che sta accadendo geopoliticamente. Nazioni come India e Cina, che nell’ultimo quarto di secolo hanno visto crescere la loro importanza dal punto di vista economico, stanno invadendo il mercato dell’oro a causa della sua rilevanza all’interno delle banche centrali. Naturalmente, economie di tale potenza vogliono dotarsi di riserve auree adeguate al suo status di grande potenza mondiale.

Ancora poco più di cinquant’anni fa, quando vigevano gli accordi di Bretton Woods che hanno regolato i tassi di cambio del mondo occidentale nel secondo dopoguerra, l’oro era un elemento cruciale per garantirne la stabilità. Anche se il suo ruolo successivamente è passato un po’ in secondo piano, grazie alla migliorata credibilità delle banche centrali che oggi, si pensi alla BCE, si stanno dimostrando capaci di tenere a bada l’inflazione, rimane pur sempre un elemento di stabilità all’interno delle loro riserve.

Ma un’altra causa fondamentale sono proprio le tensioni tra i Paesi di questi ultimi anni. La guerra in Ucraina, che riguarda l’attualità, ha determinato una diversificazione degli asset finanziari di molti Paesi, che si sono stabilizzati proprio tramite la quotazione dell’oro. In questi mesi, inoltre, assistiamo a un altro fenomeno contingente. Dopo un aumento dei tassi d’interesse deciso dalle banche centrali per contenere l’andamento dell’inflazione è previsto un calo.

Naturalmente, scendendo i tassi d’investimento, l’oro diventa più appetibile.

Oro: una sicurezza

Va da sé che l’oro diventa una delle merci più appetibili sul mercato. I beni sicuri per eccellenza, infatti, sono essenzialmente due: il minerale biondo e i titoli di stato di Paesi sicuri, in primis gli Stati Uniti, da noi la Germania. I titoli di Stato danno cedole maggiori quando i tassi d’interesse sono alti, e cedole minori quando invece i tassi sono più bassi, come è previsto accadrà. In questo quadro aumenterà pian piano l’interesse per gli investimenti in oro e il mercato lo anticipa.

Ma attenzione: puntare su una vendita ora potrebbe essere controproducente. Il mercato è, infatti, instabile a causa dei vari fattori in gioco che, in questo momento, sono difficili da prevedere. La Russia, infatti, sarà costretta ad attingere alle sue riserve d’oro per sostenere la guerra. Tuttavia, se abbracciamo un’ottica di lungo periodo l’interesse per l’oro non sembra destinato a diminuire tanto presto.