17 Marzo 2015 - 10:56

Orticaria: una malattia allergica o no?

orticaria

L’orticaria è una manifestazione clinica estremamente frequente: colpisce, infatti, una persona su tre almeno una volta nella vita

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Contrariamente a quello che comunemente si pensa, molto spesso orticaria non è sinonimo di allergia.

Sebbene la maggior parte delle forme di orticaria acuta (cioè della durata inferiore a 6 settimane) sia determinata da una reazione allergica a farmaci, alimenti, punture di api o ad esposizione al lattice, le forme di orticaria di lunga durata (>6 settimane) sono espressione di una iperreattività dell’individuo.

L’orticaria si caratterizza per la formazione di pomfi, lesioni cutanee eritematose e pruriginose, tipicamente transitorie, che scompaiono in un tempo variabile tra 1 e 24 ore. Tali manifestazioni sono il risultato della vasodilatazione capillare e dell’aumento della permeabilità vascolare che determinano l’accumulo di liquidi negli strati dell’epidermide e del derma superficiale.

orticariaLe cause dell’orticaria acuta molto spesso vengono identificate dagli stessi pazienti: infatti essa è solitamente determinata da reazioni allergiche (IgE mediate) ad alimenti e/o a farmaci (antinfiammatori, antibiotici, oppiacei); in alcuni casi, specialmente nei bambini, l’orticaria può insorgere dopo una malattia infettiva, tipicamente virale.

Al contrario dell’orticaria acuta, la forma cronica molto difficilmente può essere determinata da reazioni allergiche ed, in circa la metà dei casi, la causa non viene identificata (forme idiopatiche).

Le cause più frequenti di orticaria cronica comprendono:

  • Orticaria autoimmune, legata ad una disfunzione del sistema immunitario che inizia a produrre degli auto-anticorpi (cioè anticorpi diretti contro un componente dell’organismo stesso).
  • Orticaria associata a patologie internistiche: in questi casi l’orticaria è la spia di un’altra patologia (malattie del fegato, tumori, malattie infiammatorie croniche intestinali, infezioni polmonari etc.).
  • Orticaria fisica, scatenata da stimoli fisici, come il caldo, il freddo, la pressione, la vibrazione.
  • Orticaria colinergica, che compare tipicamente durante l’esercizio fisico ed è dovuta al surriscaldamento dell’organismo.

Ma cosa fare in caso di orticaria? Naturalmente, quando è possibile individuare l’agente scatenante (un farmaco o un alimento), bisogna immediatamente sospenderne l’assunzione. Per alleviare il prurito, si può ricorrere, in prima istanza, all’assunzione di antistaminici di nuova generazione e, se questi non sono sufficienti a risolvere la sintomatolgia, si possono utilizzare brevi cicli di steroidi per via orale.

Dopo aver risolto la fase acuta, è assolutamente indispensabile rivolgersi ad un centro specializzato nella diagnosi e nella terapia dell’orticaria per effettuare tutti gli accertamenti (esami del sangue, prove allergometriche, test per orticaria fisica, test intradermico al siero autologo) e per intraprendere una adeguata terapia.

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