23 Febbraio 2016 - 16:25

Oscar troppo “bianchi”, è polemica negli U.S.A.

Oscar

Alla vigilia della consegna degli Academy Awards, è polemica negli Stati Uniti sull’assenza di nominations agli Oscar per gli attori di colore. Spike Lee ha già annunciato il boicottaggio della cerimonia, seguita da Jada Pinkett Smith, ma la collega Charlotte Rampling accusa entrambi: “Gli Oscar vanno a chi li merita”

[ads1] Non si placa la polemica che sta infiammando gli Stati Uniti alla vigilia di questa 88esima edizione degli Academy Awards, dopo che il regista Spike Lee ha annunciato su Facebook che boicotterà la cerimonia di consegna degli Oscar 2016 a causa dell’assenza di nominations per gli attori di colore.

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Spike Lee: “Io boicotto gli Oscar!”

Con il regista di “Miracolo a Sant’Anna” e “La 25ma ora” si è schierata anche Jada Pinkett Smith, moglie di Will e volto noto dell’industria cinematografica americana, già vista in Matrix e nella recente serie TV “Gotham“, ma dall’altra parte dell’oceano, l’attrice britannica Charlotte Rampling, candidata agli Oscar come miglior attrice protagonista per “45 anni” accusa entrambi: “Gli Oscar vanno meritati, si vede che nessun attore di colore era all’altezza del premio”.

In effetti, Spike Lee ha deciso di non essere presente alla consegna degli Oscar dopo che la sua proposta di dare quote alle minoranze in sede di scelta degli attori e dei film da nominare, non è passata. Una scelta che ha, tuttavia, sollevato un polverone e che ha indotto la presidentessa di Academy, Cheryl Boone, a parlare della necessità di un ricambio all’interno della commissione che nomina attori, film e registi agli Awards, la quale è composta da 6000 professionisti, di cui il 94% è caucasico, il 2% nero e il restante 4% ispanico.

Nell’edizione del 2016 nessun attore di colore è stato nominato e questo non è andato giù a Spike Lee, il quale ha deciso, quindi, di disertare la premiazione.

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Jada Pinkett: “Niente nominations per gli attori neri? Boicottiamo la cerimonia”

Di certo, la Rampling, 70 anni ed una quantità impressionante di film alle sue spalle, non ha completamente torto quando ha dichiarato, alla rete francese TF1, che il razzismo nei confronti dei bianchi lo sta facendo Spike Lee, classificando le persone in un paese in cui, nel bene o nel male, tutte le etnie sono ormai accettate. E d’altronde, la stessa Cheryl Boone, presidentessa di Academy, è afroamericana.

D’altro canto, però, bisogna dire che diversi film con attori di colore, quest’anno, sono stati clamorosamente esclusi dalle nominations: ne è un esempio il bellissimo Creed, nato per combattere, nel quale la sola nomination è andata a Sylvester Stallone, il solo attore bianco della pellicola, nonostante una performance straordinaria del giovane Michael B. Jordan, che nel film interpretava Adonis Creed, il figlio di Apollo della serie di Rocky.

Lo stesso Stallone aveva messo in conto la possibilità di boicottare il film, poi su richiesta del regista, ha deciso di essere presente alla cerimonia, e di voler combattere per la statuetta.

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