Pace Fiscale, un importante obiettivo del governo Conte

Un importante obiettivo che si è prefissato il nuovo governo da poco insediato è la “Pace Fiscale”. Ma scopriamo insieme cos’è e cosa comporterà

Un importante obiettivo che si è prefissato il neo governo Conte è sicuramente la Pace Fiscale. Il discorso tasse è stato cardine durante la campagna elettorale sia per Di Maio che per Salvini. Ora che il governo è nato dal matrimonio M5S e Lega, servono fondi per attuare il progetto di Salvini, ovvero la “Flat Tax“. È proprio questa Pace Fiscale che porterà introiti nelle casse dello Stato per un valore stimato di 35 miliardi di euro. Anche se l’opposizione ha definito questa cifra “enorme ed irrealistica“, di tutt’altro avviso è Armando Siri, senatore e consigliere economico della Lega. Anche se la legislatura non è ancora partita, Salvini ha più volte ribadito che sarà sicuramente il primo intervento che attuerà il nuovo governo.

Ma cerchiamo di fare chiarezza e capire meglio di cosa stiamo parlando. In parole povere, questa “manovra” che sarà attuata, è paragonabile alla passata rottamazione delle cartelle Equitalia. In questo modo si andrà ad aiutare i contribuenti che ancora hanno una situazione debitoria nei confronti del fisco. Ovviamente, questa “maxi rottamazione bis” sarà applicata in base al reddito del contribuente. Si parliamo proprio di “maxi” rottamazione perché la quota da versare sarà nettamente ridotta. Si parla di tre fasce di contribuzione:

• pace fiscale al 6%: il contribuente che ha un debito di 100.000 euro dovrà versare una somma pari a 6.000 euro;
• p f al 10%: il contribuente che ha un debito di 100.000 euro dovrà versare una somma pari a 10.000 euro;
• p f al 25%: il contribuente che ha un debito di 100.000 euro dovrà versare una somma pari a 25.000 euro.

La manovra, però, si rivolgerà solamente ai contribuenti che hanno una situazione debitoria inferiore o uguale ai 200.000 euro.