5 Ottobre 2020 - 18:47

Parigi, “stop and go”. La Francia tra contenimento contagi e difesa economia

Parigi

Nei prossimi 15 giorni a Parigi i bar verranno chiusi. I ristoranti rimarranno aperti, ma solo quelli che rispetteranno un protocollo preciso

Parigi si appresta a chiudere tutti i bar nei prossimi 15 giorni, eccetto i locali, quali ristoranti, che a seguito delle perdite economiche nei mesi dopo il lockdown, hanno ottenuto la possibilità di continuare la propria attività. Un nuovo protocollo approvato dall‘Alto Consiglio Superiore della Sanità, conferisce la possibilità di togliere il divieto di apertura dei ristoranti a Marsiglia e Aix-en-Provence.

La Francia, nei prossimi mesi, farà riferimento a questo protocollo di tipo “stop and go”, per salvaguardare la società dai contagi e in vista di un miglioramento, ripartire con l’attività sospesa. 

A Parigi i ristoranti restano aperti, ma i protocolli da seguire prevedono un massimo di 8 clienti allo stesso tavolo, misurazione della temperatura corporea, registro clienti, distanza interpersonale di 1,5 mt. 

Per ciò che riguarda gli eventi sportivi, essi saranno consentiti fino ad un massimo di 1000 spettatori, tenendo soprattutto in considerazione l’attuale svolgimento del torneo di tennis Roland-Garros fino a domenica prossima. La pratica sportiva non all’aperto nella capitale, sarà consentita solo a bambini e adolescenti. Piscine e palestre sono attualmente chiuse e non ne è prevista una riapertura.

Nelle università e nelle scuole a preoccupare, sono il numero dei contagi e dei focolai. Per questo motivo si è deciso di consentire la presenza in classe solo ad un 50% di alunni e studenti, mentre gli altri seguiranno le lezioni con la didattica a distanza.

Altri controlli verranno effettuati nei prossimi giorni in circa 80 strutture per anziani con test rapidi e verranno limitate anche le visite dei parenti.

Il direttore generale della agenzia sanitaria dell’Ile-de-France, Aurélien Rousseau fa sapere che, 260 persone su 100 mila, è rappresenta la media dei contagiati nel paese e nei reparti di terapia intensiva i pazienti covid rappresentano il 36% degli allettati.