Parlamento Europeo, i deputati Brexit voltano le spalle all’inno
Mentre stava suonando l’inno europeo, i deputati favorevoli alla Brexit si sono girati. Mercoledì sarà eletto il nuovo presidente del Parlamento Europeo
Una sessione d’avvio che si preannuncia davvero difficoltosa. Nel giorno dell’insediamento della nona legislatura del Parlamento Europeo, i 29 parlamentari del Brexit Party, partito di Nigel Farage, sono rimasti seduti o hanno voltato le spalle durante l’esecuzione dell’Inno europeo che ha aperto la sessione inaugurale del nuovo Parlamento Europeo. A seguire il loro esempio, sono stati anche molti parlamentari del gruppo Identità E Democrazia, di cui fa parte anche la Lega. Il deputato laburista Richard Corbett ha definito la trovata “patetica”.
Dopo il gesto di protesta dei parlamentari, Antonio Tajani (PPE) ha richiamato la Camera all’ordine, chiedendo a tutti i deputati di alzarsi in piedi. Nel Parlamento eletto nei 28 Stati membri il mese scorso, alcune novità rispetto alla precedente legislatura, con il 39% di «vecchi» eurodeputati ed il 61% di nuovi. Vi è stato, dunque, un vero e proprio ricambio generazionale all’interno di un’istituzione davvero consolidata come l’Unione Europea.
La storica maggioranza a due tra popolari e socialisti non si è verificata, rendendo necessaria un’apertura ai liberali e ai verdi, che saranno l’ago della bilancia. In Italia, i cinque partiti che hanno superato la soglia di sbarramento del 4% sono Lega, Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia. In tutto, l’Italia ha 73 seggi.
Mercoledì, intanto, c’è una partita chiave da giocare all’interno del Parlamento Europeo. Infatti, il neoeletto Parlamento Europeo dovrà eleggere il suo nuovo presidente e i suoi 14 vicepresidenti.
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