Pasqua in zona rossa: dalle scuole ai ristoranti, chi riapre e chi no
Pasqua e riaperture, cosa cambia in vista del nuovo decreto in vigore dal 7 aprile. Chi riapre e chi no
L’Italia si appresta a vivere la sua seconda Pasqua in zona rossa. Anche quest’anno l’atmosfera è quella del lockdown, in vista delle imminenti restrizioni previste dal governo Draghi con il decreto 7 aprile 2021. Riapertura delle scuole anche in zona rossa e ripresa di alcune attività. Ecco tutte le novità.
Al decreto attualmente in vigore, valido fino al 6 aprile, ne subentrerà un altro, quello del 7 aprile attivo fino ai primi giorni di maggio. Il nuovo provvedimento dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nei prossimi giorni, con ogni probabilità martedì 30 marzo, dopo il consueto giro con i rappresentanti delle Regioni e il Comitato tecnico scientifico.
Intanto l’attenzione è tutta puntata sull’imminente Pasqua, la seconda blindata. In occasione delle feste pasquali, sarà possibile fare visita ad amici e parenti una volta al giorno. Una magra consolazione che allevia almeno in parte le forti restrizioni previste dalla zona rossa.
Con l’arrivo del nuovo decreto, quello post Pasqua, si riporta in ballo il delicato tema delle riaperture. Sono diverse infatti, le categorie che spingono per un allentamento delle misure, almeno in quelle zone in cui si registri un calo dei contagi. Alla linea moderata della riapertura graduale si contrappone invece quella del chiudere tutto.
Ipotesi di riapertura dopo Pasqua: le scuole
Una delle poche certezze è la riapertura delle scuole. Il governo Draghi starebbe infatti lavorando alla riattivazione della didattica in presenza. A tornare in classe anche in zona rossa potrebbero essere gli alunni degli asili nidi, delle elementari e della prima media. Storia diversa invece nelle aree in cui i contagi restano alti: ancora a casa gli studenti dalla seconda media in su.
Fino a maggio nessuna zona gialla
Altra ipotesi presente nel nuovo decreto è quella di non prevedere alcuna zona gialla, almeno fino a maggio. Per tutto aprile, quindi, tutta Italia resta divisa tra zona rossa e arancione. Considerati i numeri attuali è probabile che almeno 8 regioni e una provincia autonoma dovrebbero rimanere nella fascia di rischio elevato anche dopo Pasqua.
Dai bar ai ristoranti: chi riapre
Secondo le misure attualmente in vigore, bar e ristoranti dovrebbero rimanere ancora chiusi prima e dopo Pasqua. I precedenti decreti, infatti, prevedono la riapertura fino alle 18 solo in fascia gialla. Le cose cambiano in zona arancione e rossa, in cui è concesso solo l’asporto e il delivery. Tuttavia con il nuovo decreto qualcosa potrebbe cambiare.
C’è nel governo chi preme per una riapertura parziale, almeno per l’orario di pranzo e chiusura anticipata alle 16. Ipotesi però che al momento risulta essere molto debole e ostacolata dalla curva dei contagi che continua a saliire.
I negozi che riaprono dopo Pasqua
Nelle giornate del 3, 4 e 5 aprile tutta Italia resta in zona rossa e dunque restano chiuse tutte le attività considerate non essenziali. Dal 7 aprile invece, la palla passa al colore delle Regioni: in zona arancione riaprono tutte le attività a eccezione di bar e ristoranti. Riapertura quindi anche per parrucchieri e centri estetici, ai quli si aggiungono: lavanderie, profumerie, negozi di abbigliamento e calzature.
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