21 Giugno 2022 - 16:07

Patrizia Cavalli: è morta la nota scrittrice

Patrizia Cavalli: nata a Todi nel 1947, appassionata di teatro, sapeva emozionare profondamente con i suoi meravigliosi versi

Patrizia Cavalli

Si è spenta oggi a Roma, all’età di 75 anni, la poetessa italiana Patrizia Cavalli, da tempo malata.

Patrizia Cavalli: la sua vita

La famosa scrittrice era nata a Todi il 17 aprile 1947. Ha dedicato tutta la sua vita alla scrittura ed è autrice di numerosissime opere letterarie.

Patrizia Cavalli: ecco le sue poesie

  • Le mie poesie non cambieranno il mondo, Einaudi, Torino, 1974.
  • Il cielo, Einaudi, Torino, 1981.
  • L’io singolare proprio mio, Einaudi, Torino, 1992.
  • Poesie (1974-1992), Einaudi, Torino, 1992, raccolta che assomma le tre precedenti.
  • Sempre aperto teatro, Einaudi, Torino, 1999.
  • La guardiana, nottetempo, Roma, 2005
  • Pigre divinità e pigra sorte, Einaudi, Torino, 2006.
  • Datura, Einaudi, Torino, 2013.
  • Vita meravigliosa, Einaudi, Torino, 2020.

La sua opera in prosa

  • Con passi giapponesi, Einaudi, Torino, 2019

Lo stile

Il suo stile era aulico, misterioso e classico mentre il suo linguaggio era decisamente moderno, diretto, ferocemente emotivo, immensamente umano. Ecco alcuni stralci che attestano, concretamente, la sua immensa bravura ed il suo smisurato talento nel decodificare le emozioni umane:

«Io scientificamente mi domando/ come è stato creato il mio cervello/ cosa ci faccio io con questo sbaglio. / Fingo di avere anima e pensieri/ per circolare meglio in mezzo agli altri, / qualche volta mi sembra anche di amare/ facce e parole di persone, rare:/ esser toccata vorrei poter toccare, / ma scopro sempre che ogni mia emozione/ dipende da un vicino temporale.»

«…Adesso che ogni giorno mi aspetta/ la sconfinata lunghezza di una notte/ dove non c’è richiamo e non c’è più ragione/ di spogliarsi in fretta per riposare dentro/ l’accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta,/ adesso che il mattino non ha mai principio/ e silenzioso mi lascia ai miei progetti/ a tutte le cadenze della voce, adesso/ vorrei improvvisamente la prigione».