Patto di Dublino, la riforma salta: Salvini esulta
La riforma sui migranti, il cosiddetto Patto di Dublino, sancito dalla Bulgaria, è saltata. Matteo Salvini, nel frattempo, gongola per il risultato ottenuto
L’Europa si deve arrendere. L’intesa sulla riforma delle regole di Dublino è saltata ufficialmente. Sette Paesi si sono detti contrari alla proposta della presidenza bulgara sul Patto di Dublino, come base di lavoro per il vertice dei leader di giugno. Italia, Spagna, Austria, Romania, Ungheria, Slovenia e Slovacchia hanno detto no. E Matteo Salvini gongola.
“Quello che è successo al vertice dei ministri a Lussemburgo è una vittoria per noi, sono molto soddisfatto. Noi avevamo una posizione contraria ed altri Paesi ci sono venuti dietro, abbiamo spaccato il fronte. Significa che non è vero che non si può incidere sulle politiche europee.” ha dichiarato Salvini.
Ora, in Europa, si profila uno scontro tra destre (che stanno tornando alla ribalta) e movimenti democratici, che rendono difficile un accordo. Intanto, si profila una piccola rivoluzione nel panorama.
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