7 Maggio 2022 - 15:51

È la Pazza Inter, dall’obblio alla vetta della classifica in 90′

I nerazzurri subiscono due gol nei primi 20', ma la riacciuffano grazie a Lautaro e al loro gioco. Primi in attesa del Milan a Verona

Nei primi 20′ della partita di ieri a San Siro, il campo sembrava aver decretato la fine di tutto. Le speranze interiste si sono tutte allentate nei primi attimi di partita, dopo il rapido uno-due dell’Empoli. I toscani si erano matematicamente salvati pochi giorni prima di arrivare a Milano, e giocavano con la leggerezza di chi non ha nulla da chiedere al campionato. L’Inter invece no. La squadra milanese è scesa in campo con la consapevolezza di dover vincere a tutti i costi per mettere pressioni ai rivali rossoneri, e superarli momentaneamente in classifica.

C’è tanta frenesia nell’aria. Troppa. L’Inter inizialmente non ragiona, pressa alto in modo confuso e concede tanti spazi. E gli uomini di Andreazzoli non si lasciano sfuggire l’opportunità concessa dagli avversari: prima il gol dell’ex Pinamonti, e poi Asllani firmano lo 0-2 al 28′. Per la squadra di Inzaghi sembra ormai finita, e la possibilità di imbarcare una sconfitta ancora più pesante pare sempre più probabile. Ma a San Siro si respira un’aria diversa. I tifosi sono scossi, ma non disperati. A Milano tutti in quello stadio sanno che la Pazza Inter potrebbe in qualsiasi momento rialzare la testa e ribaltare tutto.

Torna la Pazza Inter

E poi si, succede quello che effettivamente doveva succedere. L’Inter si calma e inizia a macinare calcio. La frenesia viene sostituita dal giuoco, le mezzali nerazzurri salgono in cattedra e svoltano letteralmente la serata interista. Prima Dimarco riesce a mettere in mezzo un pallone, spedito da Romagnoli poi nella sua stessa rete, e successivamente Lautaro chiude il primo tempo riportando l’equilibrio a San Siro.

Nessuno è sorpreso. Era già tutto programmato. Perché il tifoso interista è abituato a vivere situazioni da cardiopalma. E c’è da dire questa è stata la partita mezzo pazza della Pazza Inter. I nerazzurri non hanno mai effettivamente subito mentalmente il doppio vantaggio dell’Empoli, ma hanno solo avuto un orribile inizio di gara. Una controtendenza rispetto le precedenti gare, in cui la Beneamata subiva un calo psicofisico verso il termine della partita, e mai al fischio di inizio.

I due giorni di pressione guadagnati

Il secondo tempo non da ulteriori apprensioni all’Inter. Gli uomini di Inzaghi gestiscono bene la seconda frazione, con la calma acquisita durante la gara, e la mole di gioco continuo proposto in avanti. Al 64′ è sempre El Toro Martinez a siglare il 3-2 nerazzurro, così da completare in toto la rimonta sui toscani. E da lì in posi si gioca in un solo lato del campo. Anche Dzeko, entrato proprio per l’argentino negli ultimi 20′, va tre volte vicino alla rete senza però timbrare il cartellino. Ma è proprio grazie a lui che Sanchez riesce a segnare il definitivo 4-2 su un suo assist, a fine partita.

L’Inter vince. L’Inter conquista altri 3 punti. L’Inter torna prima. In attesa del Milan impegnato domenica in quel di Verona. La partita di domani per i rossoneri forse potrebbe essere addirittura più decisiva rispetto alle prossime contro Atalanta e Sassuolo. I due giorni di differenza tra le partite delle squadre milanesi potrebbero creare l’atmosfera e l’ambiente perfetto per alimentare le ansie rossonere su una possibile Fatal Verona 3.0. La vittoria contro l’Empoli a quel punto sarebbe un successo di assoluto valore, che potrebbe addirittura tingere il petto nerazzurro nuovamente del tricolore.