20 Ottobre 2021 - 18:11

Pensioni: ecco cosa succederà nella Manovra

manovra 2021 Emendamenti Legge Di Bilancio

Ci sono possibili modifiche da effettuare nella Manovra sul tema legato alle pensioni. Il Governo ha approvato il Documento per il Bilancio

Il governo Draghi ha approvato all’unanimità il Documento Programmatico di Bilancio che verrà ora inviato a Bruxelles. Prende così forma lo schema della Manovra 2022, dopo una riunione del Consiglio dei ministri durata 2 ore e 40. Tante le conferme delle misure già in vigore, ma con importanti novità.

Uno dei nodi cruciali è quello relativo alle pensioni. Come superare senza troppi traumi Quota 100 e quale alternativa trovare alla vecchia legge Fornero? Una preoccupazione della Lega in primis, le cui riserve sull’ipotesi Quota 102 hanno di fatto messo in stand by la decisione sulla riforma pensionistica. Stando alla riformulazione del ministro Daniele Franco, la misura potrebbe passare a Quota 104 nel 2023.

La proposta avanzata nella cabina di regia sul Dpb e poi anche in Cdm dal ministro Franco per riformare Quota 100 è questa. Si tratta di una misura fortemente appoggiata dalla Lega con il primo governo Conte per superare la legge Fornero. In sintesi, con Quota 102 si può andare in pensione a 64 anni, con 38 di contributi all’attivo. Con quota 104 i requisiti salirebbero di 2 anni. È su questo punto che la Lega ha espresso una riserva “politica”.

Le pensioni, dunque, diventano un affare molto serio.

Pensioni: i no dei sindacati

Anche ai sindacati Quota 102 non piace
Non è possibile continuare ad affrontare un tema così complesso e sensibile come quello delle pensioni attraverso indiscrezioni passate agli organi di stampa. L’unico modo serio di parlare di pensioni è quello di aprire un vero tavolo di confronto con il sindacato.” ha sbottato il segretario confederale della CISL Ignazio Ganga.

Notizie come quelle che ipotizzano nuove quote e pensioni a rate rischiano di alimentare confusione e incertezza. La Cisl ribadisce la propria posizione: non è accettabile uno scalone con la fine di Quota 100. “È necessaria una flessibilità per accedere alla pensione a partire dai 62 anni di età. In ogni caso, 41 anni di contributi a prescindere dall’età dovrebbero essere più che sufficienti.”

Inoltre, bisogna tutelare sul piano previdenziale le donne ed i giovani, e chi svolge lavori di cura e lavori usuranti. Come è necessario garantire un adeguato potere di acquisto ai pensionati e rafforzare la quattordicesima, conclude.

Dunque, almeno per ora è tutto rimandato.