Screenshot da YouTube
Continuano i controlli da parte del Raggruppamento operativo speciale della città di Roma nei confronti dell’indagine che vede protagonista Silvia Romano.
Da questa mattina sono in corso una serie di perquisizioni presso la sede dell’associazione Onlus Africa Miele. I controlli si svolgono per analizzare anche il livello di sicurezza al quale era sottoposta la giovane donna al momento del sequestro avvenuto il 20 Ottobre 2018.
La Procura di Roma ha acquisito documenti privati, pc e una serie di materiale informatico, quale ad esempio hard disk dei quali è avvenuta una copia o ad esempio il contenuto dei telefoni.
I Carabinieri, che indagano sul sequestro di Silvia Romano, continuano da questa mattina, ininterrottamente, una scrupolosa ricerca di informazioni per fare quanta più chiarezza sulla situazione.
Negli ultimi giorni, la volontaria tornata in Italia dopo 18 mesi, rientra nel mirino mediatico e pare avere i riflettori proiettati addosso sopratutto per aver dichiarato di essersi convertita all’Islam. Ecco, infatti, che proprio la stessa Silvia Romano, ha fatto luce sulla questione che la riguarderebbe scrivendo su Facebook, un messaggio semplice e chiaro, rivolto a tutti coloro che la stanno sostenendo: “Grazie, Allah vi benedica per tutto questo affetto che mi state dimostrando“.
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