La Pietra di Scone e l’intrigo Scozia-Inghilterra: incoronazione a rischio?
Un caso diplomatico rischia di complicare l'incoronazione di Carlo III d'Inghilterra: le ultime dal Regno Unito
Una tradizione antica che rischia di causare un primo dibattito a poche ore dall’incoronazione di Re Carlo III. Il figlio della Regina Elisabetta, infatti, è pronto a essere nominato nuovo reggente d’Inghilterra, ma un problematico “cavillo” rischia di rendere la proclamazione più accesa di quanto si potesse immaginare.
70 anni dopo l’ultima incoronazione, Carlo dovrà fare i conti con il difficile utilizzo della cosiddetta Pietra di Scone. Si tratta di una reliquia sacra contenuta nel trono ligneo di Edoardo I e fondamentale, secondo la tradizione anglosassone, ai fini dell’incoronazione.
Essendo la reliquia, però, storicamente legata alla Scozia, nel 1996, come atto di vicinanza al popolo del Nord, la Pietra di Scone viene affidata proprio ai vicini dalla bandiera biancazzurra, con la promessa però che la stessa Pietra sarebbe stata restituita in caso di nuove incoronazioni.
Le tensioni crescenti tra le parti, segnate prima dal referendum d’indipendenza e poi dalla diatriba per l’uscita dall‘Unione Europea, non hanno reso idilliaci i rapporto tra le parti, con la Scozia che a questo punto potrebbe anche rifiutarsi di concedere la Pietra di Scone per l’atteso evento.
Un’eventualità che non fermerebbe di certo la nomina di Carlo III d’Inghilterra ma getterebbe le prime ombre sul suo regno.
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