PIL, dati ISTAT: l’Italia torna a crescere nel 2019
Segnali incoraggianti per l’economia italiana: secondo l’ISTAT nel 2019 PIL in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso
Nel corso di un’audizione nelle commissioni di Camera e Senato, il presidente ISTAT Gian Carlo Blangiardo ha affermato che gli ultimi dati relativi al PIL sembrano confermare una crescita nei primi mesi del 2019, superiori agli stessi dati relativi all’anno precedente dello 0,2%.
A fare da motore per questa ripresa del PIL è il settore della bioeconomia che contribuisce per il 10,1% del prodotto interno lordo grazie ad un valore di produzione di 328 miliardi di euro. Ben 2 milioni di addetti contribuiscono a fare dell’Italia uno dei protagonisti dell’UE in questo settore, in continua crescita grazie a nuove startup e innovazioni tecnologiche.
Non tutti i segnali però convergono verso uno scenario ottimistico. Lo stesso Blangiardo, infatti, sostiene che “l’incremento dei prezzi dovuto all’aumento dell’iva nel 2020, porterebbe a un effetto depressivo sui consumi nell’ordine di 0,2 punti percentuali”. Va considerato inoltre che nonostante una piccola crescita nel PIL, altri valori economici restano deboli. L’aumento della spesa pubblica e la riforma del sistema tributario possono poi portare ad un aumento del disavanzo senza alcuni contrappesi come una più efficace lotta all’evasione fiscale.
Anche il ministro dell’Economia Tria è intervenuto sull’argomento ribadendo come “le tendenze dei primi due mesi di quest’anno mostrano dati incoraggianti” ma esprimendo anche preoccupazione per il rendimento dei titoli di Stato che, sempre secondo il Ministro, “è ancora troppo alto alla luce dei fondamentali della nostra economia, nonostante il miglioramento della fiducia dei mercati in seguito all’intesa con le autorità europee“.
Secondo Bankitalia, nei prossimi tre anni, la spesa per i titoli di Stato potrebbe aumentare fino a 11 miliardi con inevitabili conseguenze per il portafoglio dei contribuenti.
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