Pino Maniaci, la mafia dell’antimafia
Pino Maniaci, giornalista simbolo dell’antimafia, è accusato di estorsione. Chiedeva denaro ai sindaci di Partinico e Borghetto. Adesso dovrà allontanarsi oltre che dalla sua città, dalle province di Trapani e Palermo
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14 novembre 2014. La Procura di Palermo apre un’indagine nei confronti di Pino Maniaci, direttore di Telejato, giornalista divenuto simbolo della lotta alla criminalità organizzata.
L’inchiesta della Procura nasce per caso durante alcuni accertamenti dei carabinieri sule amministrazioni locali. Le intercettazioni e gli interrogatori svelano, tuttavia, che Maniaci estorceva denaro ai primi cittadini di Partinico e Borghetto in cambio di un atteggiamento mediatico “favorevole” da parte di Telejato nei confronti dei due politici.
“Il prefetto ha una relazione pronta per mandarla al ministero dell’Interno per mandarvi tutti a casa. Cioè, ti sembra che io scherzo? Te l’ho avevo anticipato, annunciato, ti ho avvisato. E continui a sbagliare, vuoi continuare a sbagliare” dice Maniaci intercettato nel febbraio 2015 mentre estorce una somma di denaro al Sindaco.
Per paura di subire ritorsioni mediatiche tramite servizi giornalisti che potessero infangare l’operato dell’amministrazione comunale, Salvo Lo Biundo e Gioacchino De Luca pagavano.
Il giornalista è accusato di aver estorto al sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo anche un’assunzione per la sua amante. Un contratto di solidarietà al Comune per tre mesi: “Quello che non hai capito tu è la potenza… tu non hai capito la potenza di Pino Maniaci. Stai tranquilla che il concorso te lo faccio vincere”.
Nei giorni scorsi Maniaci si è difeso sostenendo di essere vittima di un complotto a causa delle sue denunce sulla gestione dei beni confiscati alla mafia, peccato che nel giugno del 2014 l’inchiesta portata avanti dai magistrati di Caltanissetta non era ancora iniziata.
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