Pirlo: “Avrei potuto fare di più, ma ho imparato molto”
Al “The Athletic”, Pirlo ha parlato della sua esperienza da allenatore della Juventus. “Devo lavorare per fare meglio, ma sono cresciuto”
Al “The Athletic”, Andrea Pirlo racconta della sua prima esperienza di allenatore vissuta alla Juventus, conclusasi con due trofei e la qualificazione in Champions League. Risultati che non sono bastati per evitare l’esonero, ma l’ex centrocampista della Nazionale si dichiara comunque soddisfatto di come ha gestito la situazione:
“Ho imparato molto. E’ stata la mia prima esperienza da allenatore ma è stata molto intensa perché abbiamo iniziato la stagione dopo aver giocato una sola amichevole. È andato tutto molto velocemente. Abbiamo giocato ogni tre giorni, senza tifosi, senza poter recuperare e senza poterci allenare e prepararci per la partita successiva. Era difficile provare qualcosa di nuovo. Il recupero era più importante di qualsiasi tipo di lavoro tattico.
Avrei potuto fare di più”, continua Pirlo, “ma quando non si ottengono risultati il primo responsabile è l’allenatore. Devo lavorare per fare meglio. È stato comunque un anno in cui sono cresciuto molto. Sto guardando partite e sessioni di allenamento online, sto seguendo tanti allenatori per cercare di cogliere le loro idee. Quando sarà più facile viaggiare, andrò a vederne alcuni di persona. Ho incontrato Pochettino in vacanza a Ibiza e mi ha invitato a Parigi. Mi piacerebbe andare a Manchester a vedere Guardiola, ma soprattutto sono pronto per imbarcarmi in una nuova avventura.
Questa nuova generazione di tecnici vuole proporre qualcosa di differente. Per me il calcio va in quella direzione e Guardiola lo ha dimostrato negli ultimi anni. Se non controlli il gioco, è difficile pensare di poter vincere. Certo, potrebbero esserci momenti in cui hai il 90% di possesso palla e subisci goal sull’unico tiro subito, ma preferisco perdere in quel modo piuttosto che passare l’intera partita a difendere la mia area di rigore, cercando di segnare un goal in contropiede”, conclude Pirlo.
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