“Plexiglass” o “plexiglas”? La nuova polemica tra Azzolina e Salvini
Botta e risposta tra Lucia Azzolina e Matteo Salvini sulla scrittura del termine “plexiglass”. La Treccani indica che vanno bene entrambi i termini
Ed ecco la nuova polemica che ha per protagonista Matteo Salvini. Ora il bersaglio inquadrato sembra essere Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, che da qualche giorno è al centro di numerose polemiche. E proprio con il leghista è avvenuta l’ultima “baruffa” via social. Lo scambio di battute ha riguardato le “barriere in plexiglass” da installare sui banchi. La diatriba ha riguardato anche la corretta grafia della parola: con una o due “s”? Entriamo meglio nel merito.
La ministra Azzolina sostiene che siano due. Il leader leghista, invece, opta per una sola e riceve “l’approvazione” della Treccani. Infatti, l’enciclopedia riporta che “Plexiglas’ (con una sola ‘s’) è il nome commerciale di una resina termoindurente infrangibile, trasparente, più leggera del vetro, in luogo del quale viene adoperata per molti usi: se ne fanno oggetti di fantasia, bacchette, lastre, tubi ecc., e parti di aeromobili.”
Dunque, in maniera ufficiale, Salvini dovrebbe avere ragione. Ma sui siti di aziende del settore, si sottolinea che i due termini sono due nomi commerciali della stessa medesima materia plastica: il polimetalcrilato. La differenza è legata al fatto che Plexiglass è un marchio commerciale registrato di proprietà di un’azienda privata. Come è avvenuto per altri prodotti, il brand è diventato di utilizzo comune per definire il materiale.
Dunque, a conti fatti, si è rivelata una polemica sterile, in quanto il termine si può usare in entrambi i modi.
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