27 Gennaio 2021 - 13:57

Rancore e Margherita Vicario, il nuovo singolo è “Equatore”: il testo

margherita vicario e rancore nuovo singolo

Il nuovo singolo di Rancore in collaborazione con Margherita Vicario gira il mondo: il rapper lo racconta su Instagram

Più accadono cose assurde e più il mondo rende le mie parole meno fantastiche e più ‘real’“, scrive Rancore su Instagram in un lungo post in cui fa luce sulla nascita di “Equatore“.

La nascita di Equatore raccontata su Instagram

Il nuovo singolo del rapper in collaborazione con Margherita Vicario, uno dei talenti più freschi ed interessanti del panorama musicale italiano, uscirà il prossimo 29 gennaio. Il cantante di Eden prosegue via social, svelando ciò che c’è dietro la realizzazione del nuovo progetto: “Nell’ultimo anno sono capitato in luoghi che non visitavo da tanto e in altri in cui non ero mai andato. Un’altra realtà sommersa si nascondeva in fondo a ciò che erano le mie convinzioni. Quest’anno ho avuto il coraggio di esplorarla, di fare tesoro dei miei viaggi per poterli poi raccontare. Ho sempre saputo che si può viaggiare ‘anche dentro un armadio ed ammanettato’.

Poi, conclude: “Più faccio luce su quello che è accaduto nella nostra storia e più il tempo passa veloce, sempre più veloce. Infatti, non sono nato più nel 1989. Più viaggio veloce nel mondo più il mondo si rimpicciolisce ovviamente. L’equatore non è più nello stesso punto di prima”.

Il brano per Rancore arriva dopo il successo riscosso con l’album del 2019 “Musica per bambini” e dopo le partecipazioni al 69esimo e 70esimo Festival di Sanremo con i brani Argentovivo (in duetto con Daniele Silvestri) e Eden (aggiudicatosi il Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo). Margherita Vicario, invece, torna sulle scene con alle spalle l’album d’esordio (“Minimal Musical” del 2014), e una serie di brani fortunati (“Mandela”, “Romeo”, “Giubottino”, “Pina Colada”). L’artista, per via dell’emergenza sanitaria, ha dovuto sospendere un tour di 30 date che vanta il tutto esaurito.

Testo del singolo di Rancore con Margherita Vicario

Un venerdì in aeroporto fermo a Nizza
Tu stavi sotto le piramidi di Giza
Avevo sabbia sulla lingua a Teheran
Io quando ti cercavo in Cina tu eri a Taiwan
Ho fatto a botte con i gechi come a Gibuti
Tu che salivi sulla Luna a Teotihuacan
Io navigavo ad Alicudi, tu Filicudi
Tu stavi alle Champ Elysee quando ero ad Amsterdam

Ti rivelerò il mistero mio
Sottovoce qui nei Tropici
Potrò cambiare emisfero io
Non gireranno al contrario i miei vortici
Io mentre ero a Fushun, tu Suzaka
Ero in Zimbabwe, tu in Zambia, a Lusaka
Io stavo in Madagascar, tu a Kaapstad
Ero una foglia che volava verso Bagdad

Tu sei come vento e tempesta in te
Io sono come una foresta una guerra in me
Ci siamo chiusi in un cerchio con una linea
Per dopo chiederci con cosa confina

Cercami nelle parole, il vento ha una voce che va dove vuole
Corre veloce, oltre la fine oltre, ogni limite
Siamo nati all’opposto, ci vediamo tra poco
Ci mescoleremo soltanto a due passi dell’equatore
Tu sei sull’oceano Pacifico, e lui la foresta dell’Equador
Insieme a due passi dall’equatore
Incontriamoci all’equatore

Era domenica io sono stato sulle isole Galapagos
fino a Quito, Portorico, risalito per Chicago sono andato a Hill House
Arrivato prendo il volo per il Mozambico
Luna piena era lunedì, si vedeva anche il Taj Mahal
tu come vento eri in un fiume di polvere magica negli occhi kajal
Io sono sceso in Antartide quasi Atlantide
Ho ballato coi diavoli in Tasmania
La luce della Tanzania il tuo velo blu
Io sono in Transilvania tu a Malibù

Tu sei come vento e tempesta in te
Io sono come una foresta una guerra in me
Ci siamo chiusi in un cerchio con una linea
Per dopo chiederci con cosa confina

Cercami nelle parole, il vento ha una voce che va dove vuole
Corre veloce, oltre la fine oltre, ogni limite
Siamo nati all’opposto, ci vediamo tra poco
Ci mescoleremo soltanto a due passi dell’equatore
Tu sei sull’oceano Pacifico, e lui la foresta dell’Equador
Insieme a due passi dall’equatore
Incontriamoci all’equatore

Io pensavo di seguirti ma è un’illusione
Tu eri come un soffio sopra una foglia
Cercavamo di creare comunicazione
Sembravamo quasi un uomo e tu una donna

Ci mescoleremo come il nero e il bianco
Ruberemo solo un punto l’uno dall’altro
Questo vento è veloce io so come arrivare in nuovi luoghi di cui non so il nome

Cercami nelle parole, il vento ha una voce che va dove vuole
Corre veloce, oltre la fine oltre, ogni limite
Siamo nati all’opposto, ci vediamo tra poco
Ci mescoleremo soltanto a due passi dell’equatore
Tu sei sull’oceano Pacifico, e lui la foresta dell’Equador
Insieme a due passi dall’equatore
Incontriamoci all’equatore