27 Settembre 2019 - 12:15

Ranitidina: sui social elenchi falsi di medicinali contenenti il principio attivo

emicrania

Ranitidina e social, un pericoloso connubio che ha portato alla pubblicazione di elenchi falsi di medicinali contenenti tale principino attivo. Dall’Aifa arriva l’allarme

Ranitidina nei farmaci che popolano anche nel quotidiano le nostre case. Qualche giorno fa l’annuncio shoc da parte dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che ha disposto il ritiro dalle farmacie di tutti i lotti di medicinali contenenti la ranitidina.

Come spesso accade via social, la costruzione di una fake news avviene in maniera lampo. Il conseguente passaparola che si innesca viene ad essere ancora più pericoloso della stessa notizia falsa. È quello che è accaduto anche con il caso ranitidina: nonostante le liste ufficiali di medicinali bannati dal commercio, diversi utenti si sono invece affidati agli elenchi falsi  che girano su noti gruppi Facebook.

L’Aifa allerta la popolazione contro queste false liste che oltre a creare confusione e panico, inibiscono all’acquisto i pazienti che hanno bisogno di determinati tipi di medicinale. L’elenco ufficiale ed unico è consultabile sul sito dell’agenzia (www.aifa.gov.it), ogni altra fonte è da considerarsi falsa e inattendibile.

Vediamo insieme perché i farmaci contenenti ranitidina sono stati vietati. In alcuni dei lotti ritirati sarebbe contenuta un’impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (Ndma) che sarebbe portatrice del probabile sviluppo si cellule cancerogene. In via del tutto precauzionale l’Alfa ha deciso di bloccare la distribuzione di tali farmaci, il blocco non riguarda solo l’Italia, ma anche altri paese dell’UE e in diversi paesi extraeuropei.