21 Ottobre 2021 - 10:30

Reddito di cittadinanza: le possibili modifiche per il 2022

reddito di cittadinanza

Il governo si prepara a varare una riforma per il prossimo anno che potrebbe comportare maggiori controlli sui furbetti e una riduzione del reddito

Il Reddito di cittadinanza sarà riconfermato nel 2022 e avrà un impianto simile a quello attuale. Ma alcune modifiche sono all’orizzonte. Nell’ultimo Cdm è stato stabilito che non ci sarà un taglio agli stanziamenti ma saranno previsti più controlli per chi vi accede e correttivi per i pagamenti. Ecco come potrebbe funzionare la misura l’anno prossimo.

Misura confermata anche per il 2022

La misura bandiera del Movimento 5 Stelle non dovrebbe dunque essere toccata nella sostanza per il 2022. Nel Dpb (Documento programmatico di bilancio) inviato a Bruxelles, si parla del rifinanziamento del Reddito, con un fondo aggiuntivo da 1 miliardo per il 2022. Il “tesoretto” di questa misura sarà nel complesso pari a circa  8,8 miliardi di euro, lo stesso di quest’anno, con i fondi incrementati step by step in base alle necessità provocate dal Covid-19.

I cambiamenti del Reddito di cittadinanza

La stretta anti furbetti dovrebbe essere la prima misura che sarà messa in campo dal Governo. I controlli per l’accesso alla misura del Reddito di cittadinanza saranno dunque inaspriti. Come del resto quelli relativi alle procedure e alle pratiche per ottenerlo. La seconda misura riguarderebbe la modalità di rientro al lavoro. Sarà studiato un modo per spingere le persone a tornare sul mercato. Il tutto, attraverso l’impiego delle agenzie interinali , che potrebbero con il tempo sostituire del tutto i cosiddetti navigator. Si sta studiando anche la modalità di azione nel caso in cui un percettore di Reddito di cittadinanza rifiuti per la seconda volta l’offerta di un impiego: in questo caso l’idea è quella di diminuire l’assegno.

Insomma, seppur con delle modifiche anche nette al testo base, il reddito mantiene la sua vitalità e il suo ruolo senza essere eliminato come auspicato da alcune forze politiche anche della maggioranza.