Renzi e Obama a cena insieme, strategia referendaria?
Il premier Renzi, con la moglie Agnese e in compagnia di Benigni, trascorrerà tre giorni negli Usa, al fine di discutere temi importanti, fra i quali il referendum nel mese di Dicembre.
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Barack Obama e Michelle, la first lady, accoglieranno Matteo e sua moglie con una cena presso la Casa Bianca. Il presidente americano intende congratularsi con il capo del governo italiano per la spinta riformatrice nel Paese, considerandolo come alleato cruciale per gli equilibri europei fondati sul ben noto patto atlantico. Inoltre, forte è il supporto di Obama all’Italia per quanto concerne la riforma costituzionale e l’eventuale vittoria del Sì. Non è un mistero che gli Usa guardino con molta preoccupazione a un’eventuale vittoria del No, come del resto sono avvezzi a intraprendere ogni sorta di ingerenza politica nel Bel Paese.
Ad arricchire il bagaglio di temi vi sono ulteriori e importanti questioni, quali la politica dell’immigrazione, le operazioni militari in Siria, Libia e Iraq. Un piacevole tavolo di discussione, che in realtà cela un non fraintendibile messaggio politico: l’Italia si fa portavoce degli interessi Nato, nonché una fedele alleata degli Usa. Trattasi della politica tradizionale oramai in corso da più di un cinquantennio, per cui il nostro Paese conta 90 basi americane e rinnova l’amicizia e la fiducia alle istituzioni a stelle e strisce, non consapevoli degli interessi esteri per la posizione strategica dell’Italia.
Come segno amichevole, Renzi ha portato con sé alcune figure “di spicco” del panorama italiano, dal regista e attore Roberto Benigni, (recentemente espressosi totalmente a favore del Sì costituzionale), alla campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio.
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