7 Settembre 2022 - 11:10

Risparmio gas, il piano del MITE

Ieri il Ministero per la Transizione Ecologica ha approvato un piano di risparmio del gas: i punti principali

gas

Nello scenario peggiore di quella che è di fatto diventata una guerra dell’energia, il Cremlino potrebbe decidere di interrompere totalmente i flussi di gas verso il nostro Paese.  Ecco perché, nella giornata di ieri, il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato un piano di sobrietà e risparmio energetico che riduca di circa 5,3 miliardi di metri cubi la domanda di metano proveniente dalla Russia. Il piano contiene misure applicate a livello amministrativo, quindi obbligatorie per gli impianti ad uso residenziale, negli uffici pubblici e privati e nei locali commerciali, promuovendo in seconda battuta una serie di comportamenti virtuosi che tutti i cittadini possono adottare per portare il Paese a risparmiare ulteriori 2,7 miliardi di metri cubi all’anno di gas, nel solco di uno studio dell’Agenzia Enea per il Mite.

Il Piano nel dettaglio

Il piano di risparmio energetico firmato dal Ministro Roberto Cingolani, che respinge al mittente le minacce e le ingerenze della portavoce del Cremlino Marija Zacharova, prevede anzitutto la riduzione di 15 giorni del periodo di accensione dei caloriferi. Ciò significa che a Novembre li metteremo in funzione una settimana più tardi, ad un grado in meno e per un’ora in meno, e che il prossimo Marzo li spegneremo una settimana prima rispetto ad un anno fa.

C’è poi un intero capitolo dedicato ai comportamenti virtuosi che ognuno di noi può adottare per risparmiare sulla domanda di gas, e sui quali la Presidenza del Consiglio sta approntando una campagna di sensibilizzazione prossimamente disponibile su tutti i canali informativi.

Stando ad uno studio dell’Enea per il Ministero della Transizione Ecologica, si potrebbe arrivare a risparmiare 2,7 miliardi di metri cubi di metano se tutti i cittadini riducessero la durata e la temperatura delle docce, curandosi di non tenere in standby i propri elettrodomestici; fa eccezione ovviamente il frigorifero per cui è consigliato utilizzare la modalità a basso consumo. Lavastoviglie e lavatrici andrebbero usate solo a pieno carico e, quando si cucina, la fiamma andrebbe abbassata appena l’acqua entra in ebollizione.

La misura più discussa

In un’ottica di diversificazione delle fonti energetiche, il Ministero della Transizione Ecologica ha deciso di riattivare la produzione nelle centrali di carbone: si tratta tuttavia di una misura temporanea, in vigore  solo fino al 31 Marzo 2023.

Entro il 2025, poi, il nostro Paese prevede di azzerare del tutto la dipendenza dal metano russo andando a prelevare la materia prima dai flussi algerini ed azeri (circa 11,9 miliardi di metri cubi di metano), aumentando la produzione nazionale fino a 6 miliardi di metri cubi, e garantendosene altri 12,7 miliardi dal gnl disponibile via mare.  La “differenza” si intenderebbe coperta con il progressivo e sempre più deciso ricorso a fonti di energia rinnovabile, tramite parchi eolici e fotovoltaici l’installazione dei quali va “sburocratizzata” (di 421 progetti on-shore e off-shore in attesa di approvazione solo uno ha ottenuto il placet esecutivo) e l’adozione di nuove politiche per l’efficientamento energetico degli edifici.