4 Settembre 2019 - 12:52

Roberto Gualtieri: chi è il nuovo (probabile) ministro dell’Economia?

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Il nuovo Ministro dell’Economia potrebbe essere Roberto Gualtieri, scelto dal Partito Democratico. Ma chi è il più probabile candidato al MEF?

Voci su voci su voci. Una in particolare ha attirato la curiosità di tutti quanti. Il nome del nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze sarà rivelato oggi. Il prescelto avrà il compito di guidare uno dei più importanti e influenti dicasteri del Governo in una congiuntura economica a dir poco particolare. I mercati europei guardano con grande apprensione alla scelta da parte di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico verso la nomina del ministro dell’Economia. Il nome più papabile, in queste ultime ore è quello di Roberto Gualtieri. Ma chi è il più probabile candidato alla guida del MEF?

Roberto Gualtieri potrebbe essere la figura di “sicurezza” che potrebbe mettere d’accordo Roma e Bruxelles. Suo è parte del merito per cui non sono mai partite procedure sui conti dell’Italia per mano dell’UE. La sua nomina, di fatto, è un atto di pace con l’Unione Europea. Potrebbe sancire il ritorno dell’Italia tra le braccia della matrigna-Europa, con tutte le conseguenze del caso.

Chi è?

Classe 1966, Roberto Gualtieri è professore associato di Storia contemporanea all’Università di Roma La Sapienza. È entrato nell’Assemblea Nazionale del PD nel 2007, mentre l’anno successivo è stato eletto in Direzione Nazionale. Nel 2009 diventa deputato europeo per il PD nella circoscrizione Italia Centrale. La seconda rielezione lo porta, nel 2014, ad essere nominato Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari.

Con la terza rielezione alle europee del 2019 viene messo a capo della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento Europeo. Roberto Gualtieri è uno storico contemporaneista e a sua firma sono stati pubblicati numerosi libri e articoli specialistici sul tema della storia italiana e internazionale del ventesimo secolo, con focus particolare sul processo di integrazione europea.

Conosce bene le normative, soprattutto le procedure europee legate alla finanza, da quella pubblica a quella legata agli istituti di credito. Inoltre, ha giocato un ruolo di primaria importanza nel processo di trattativa con l’obiettivo di allentare la normativa sugli aiuti di Stato alle banche.

Il suo primo obiettivo si presenta molto difficile da raggiungere. Dovrà, infatti, negoziare con Bruxelles un aumento del deficit per il 2020, in modo da non cascare in alcuna procedura d’infrazione.