Una Roma perfetta per un’ora basta per ribaltare il Bodo Glimt, prendersi la vendetta e conquistare la semifinale di Conference League. Il man of the match è Nicolò Zaniolo, autore di una tripletta al rientro da titolare dopo l’infortunio muscolare accusato in Nazionale qualche settimana fa.
Adesso per i giallorossi il livello dell’avversario aumenta sempre di più: infatti di fronte ci sarà il Leicester di Brendan Rodgers, uscito vincente dal doppio confronto con il PSV, grazie al 2-1 ottenuto in rimonta ad Eindhoven.
La giornata di grazia di Niccolò Zaniolo inizia fin da subito: da un suo tiro-cross al 5′ nasce il vantaggio di Abraham, lesto a raccogliere una respinta corta di Haikin per depositare in rete e far esplodere l’Olimpico. Il Bodo/Glimt accusa il colpo e non riesce ad organizzare una reazione: in campo c’è solo la squadra di José Mourinho, bravo a sfruttare anche il fattore pubblico per caricare al massimo i suoi.
In 6 minuti – tra il 23′ ed il 29′ – poi il numero 22 mette a tacere tutte le tante chiacchiere delle ultime settimane sul suo conto. Il primo gol nasce da una giocata verticale corale con la sponda di Abraham, il tocco profondo di Pellegrini e il classe ’99 che sfugge alla marcatura e finalizza da grande attaccante. Il secondo è tutto frutto del “Fattore Z”: ad ispirare l’azione è Zalewski (sempre più sorpresa del finale di stagione), il quale si beve l’avversario in ripartenza e verticalizza alla perfezione verso Zaniolo, il quale fa venir giù l’Olimpico con un tocco morbido d’esterno dolcissimo a gonfiare la rete.
Ed i norvegesi? Solo un tiro di Vetlesen (match winner all’andata) a spaventare Rui Patricio. Poi nient’altro almeno fino al duplice fischio di Martinez. Prima però un’altra chance per Abraham di trovare il poker e la doppietta personale ma bravo Haikin ad evitare il tracollo dei suoi.
Ma il 4° gol è solo rimandato al 4′ del secondo tempo: ci pensa Zaniolo a completare la propria opera personale con la tripletta di giornata, la prima in carriera. Bellissima la staffilata sotto l’incrocio dei pali con il sinistro dopo un controllo a seguire di testa a superare prima della conclusione.
All’ora di gioco sono solo applausi e standing ovation per il numero 22 che lascia il campo in preda ai crampi e viene sostituito da Afena-Gyan. Alla fine della partita c’è anche il pallone da portare a casa con tutte le firme dei presenti a questa grande serata per l’ex-Inter. Nell’ultima mezz’ora di partita, con il 4-0 acquisito, c’è chi spera in una resa dei 6 gol in Norvegia e chi punta sul calo di ritmo dei giallorossi.
A spuntarla sono i “secondi”: la Roma non infierisce più del dovuto sui resti del Bodo Glimt e preferisce godersi il resto della serata. Al triplice fischio è grande festa sugli spalti per la qualificazione alla semifinale di una competizione europea, evento che non si verificava da 4 anni. I giallorossi restano l’unica speranza per l’Italia dopo aver perso anche l’Atalanta in Europa League.
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