8 Ottobre 2018 - 12:20

In Romania il referendum contro le nozze gay è un flop

referendum Romania

Due giorni di referendum in Romania per proibire costituzionalmente le unioni tra persone dello stesso sesso si sono rivelati un flop: affluenza ferma al 19.75 %

Sabato 6 e Domenica 7 Ottobre in Romania si è votato per la modifica dell’articolo 48 della Costituzione del Paese che definisce il matrimonio come un’unione spontanea tra due individui.

I promotori della consultazione volevano invece restringere l’idea di matrimonio ad unione spontanea tra uomo e donna, proibendo di fatto, le nozze tra persone dello stesso sesso.

L’affluenza alle urne, però, è stata al di sotto delle aspettative dei promotori del referendum: solo il 19,75 % della popolazione romena ha espresso il suo parere. Numeri ben lontani dal quorum del 30% valido per l’approvazione della mozione.

In Romania, dunque, i matrimoni tra persone dello stesso sesso non saranno proibiti dalla Costituzione.

Si conclude così una due giorni di lotta serrata tra le associazione LGBTQ, che hanno registrato un aumento dei casi di omofobia nelle settimane precedenti al referendum, e i partiti di destra che avevano avallato la consultazione, con il silenzio assenso dei partiti al Governo.