22 Aprile 2017 - 17:25

Rottamazione delle cartelle Equitalia, cosa accade adesso?

rottamazione delle cartelle Equitalia

Dopo la chiusura della colossale operazione di rottamazione delle cartelle Equitalia, che si è conclusa ieri, vi spieghiamo cosa c’è da sapere per chiudere i conti una volta per tutte

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Si è conclusa ieri, 21 aprile, l’operazione di rottamazione delle cartelle Equitalia, ma le domande dei contribuenti sono ancora tante. Cerchiamo di fare chiarezza. E’ necessario chiarire un punto fondamentale: il debito sarà considerato azzerato solo nel momento in cui il contribiente avrà versato il dovuto, che verrà srabilito entro il 15 giugno di quest’anno, con il termine massimo per il versamento fissato al 15 luglio 2017.

Questo per quanto riguarda i contribuenti che hanno scelto di pagare in un’unica soluzione. Per coloro che hanno scelto di usifruire della rateizzazione, con un massimo di 5 rate (successive al versamento della prima di luglio n.d.r.), sono previsti gli interessi del 4,5% annuo, calcolabili a partire dal 1° agosto 2017. Della somma totale, il 70% deve essere versato nel 2017 mentre il restante 30% nel 2018.

Le rate saranno tutte di pari importo, per un massimo di tre nel 2017 e due nel 2018. Per quest’anno  il 2017 la scadenza delle singole è fissata per luglio, settembre e novembre. Per il prossimo, invece, i mesi dedicati saranno aprile e settembre.

Gli anni della rottamazione

Secondo le direttive del governo, il contriubuente potrà usifruire della straordinaria rottamazione delle cartelle Equitalia per i debiti contratti negli anni tra il 2000 e il 2016. Tale operazione, oltre a portare notevoli vantaggi all’erario, consentirà al debitore di ridurre notevolmente la cifra da corrispondere, a volte anche oltre il 50%, il tutto grazie all’annullamento delle sanzioni, delle more e degli interessi accumulati a causa degli omessi pagamenti.

Non sono tutte rose e fiori però. La rottamazione delle cartelle Equitalia va a decadere nel momento in cui i pagamenti non vengano rispettati. Per coloro che, pur avendo presentato domanda, non vorranno portare a termine l’operazione, semplicemente riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza. In questo caso, gli importi già versati non sono definitivi, e l’attività di recupero del credito proseguirà senza possibilità di rateizzazione.

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