20 Settembre 2019 - 17:08

Rousseau, il voto per il patto M5S-PD porta le prime tensioni

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Per il voto regionale in Umbria, il Movimento 5 Stelle si affida di nuovo a Rousseau. Ma si registrano già le prime tensioni con il Partito Democratico

Ed ecco che si verificano le prime schermaglie tra i due nuovi partiti di Governo. Ad acuire le tensioni tra PD e Movimento 5 Stelle è il voto per le regionali in Umbria. L’intenzione dei “grillini” è quella di far appoggiare anche al centrosinistra la propria candidata Stefania Proietti, sindaco uscente di Assisi. E oggi gli iscritti al Movimento sono chiamati a votare su Rousseau fino alle 19 per sostenere il “patto civico” per l’Umbria con il sostengo di altre forze politiche, tra cui il PD.

Il capo politico Luigi Di Maio risponde anche indirettamente ad Alessandro Di Battista, che ha invitato a non fidarsi del PD. E afferma che il primo vero banco di prova della nuova maggioranza di Governo sarà il taglio dei parlamentari.
Siete chiamati a decidere se appoggiare una giunta composta da cittadini esterni, sostenuti da forze politiche e civiche. Noi ci presenteremo con il nostro simbolo e con le nostre idee, raccolte in un programma, e in consiglio regionale controlleremo che la nuova giunta civica, che dovrà essere estranea ai partiti, realizzi ciò che ha promesso ai cittadini, altrimenti tutti a casa. Il nome che abbiamo proposto come candidata presidente è l’attuale sindaco di Assisi, Stefania Proietti, una amministratrice locale molto attiva e una docente universitaria molto apprezzata. E ci aspettiamo una risposta, perché non c’è più tempo.” ha dichiarato Luigi Di Maio.

In realtà, M5S e PD sono ancora lontani dall’ottenere un accordo. Ecco perché il voto su Rousseau potrebbe risultare decisivo, ancora una volta, come è già stato in occasione della formazione del Governo.