La pandemia ha sicuramente limitato molte cose, ma non di certo la comunicazione. Soprattutto se si pensa che oggi, la maggior parte dei giovani, forse anche prima del Covid, si è abituata a comunicare quasi esclusivamente online. Ma servono ancora misure di tutela e restrizione per rendere la rete un luogo sicuro per chi la utilizza. È il messaggio lanciato da Telefono Azzurro in occasione del Safer Internet Day 2022, che si celebra l’8 febbraio.
Si tratta di un momento di riflessione, per capire sempre di più a quali rischi ci espone il web e come, frequentarlo in sicurezza. Telefono Azzurro ha organizzato una 2 giorni di riflessione, tra Milano (7 febbraio) e Roma (8 febbraio) e in streaming sul sito di Telefono Azzurro azzurro.it. Gli incontri vedranno la partecipazione di autorevoli esperti italiani e internazionali, nonché di rappresentanti di istituzioni e aziende.
“La grande sfida di oggi per noi adulti è quella di accompagnare i più giovani nel metaverso. Scuola, genitori, istituzioni e aziende sono tutte chiamate a ripensare regole e approcci al mondo digitale, come parte integrante del processo formativo e di socializzazione dei minori“, ha spiegato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.
Nel 2021 il Centro di Ascolto e Consulenza 19696 di Telefono Azzurro ha gestito 192 casi con problematiche relative all’area Internet. In media si trattava di 16 casi al mese, molti di questi relativi a situazioni di cyberbullismo (28%) e sexting (17%). In più di 2 casi su 10, si sono registrate anche problematiche legate alla salute mentale, principalmente ideazione suicidaria (28%), paure, ansia e fobie (26%), atti autolesivi (23%), depressione (19%). Nel 2021, il servizio 19696 ha aiutato 211 minori in difficoltà: quasi uno su due (46%) nella fascia 11-14 anni e il 38 % nella fascia 15-17.
Per quanto riguarda invece le interazioni in generale, Il 71 per cento dei giovani intervistati ritiene di aver aumentato il tempo trascorso online negli ultimi due anni. Si passa da 2 -3 ore al giorno per arrivare a superare le 6 ore davanti allo schermo.
Le richieste di aiuto sono raddoppiate. Nel 2021, il Servizio 114 Emergenza Infanzia promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e gestito da Telefono Azzurro, è venuto in contatto con 320 casi con problematiche relative all’area Internet, con una media di 26 casi al mese (circa 1 caso al giorno), più del doppio rispetto all’anno precedente, quando erano stati 132.
Telefono Azzurro non è l’unico Ente ad interessarsi alla sicurezza del web. Convy Srl, la Società ideatrice di Convy School, un’app contro bullismo e cyber bullismo, pone nuovamente l’attenzione sui fenomeni di violenza online. Lancia anche una call ti action, a partire dalla necessità di supportare non solo le vittime, ma anche i bulli.
«È sempre più urgente garantire un adeguato supporto alle scuole, che hanno un ruolo centrale nella vita dei nostri ragazzi», sottolinea Giovanna Chiesa, Ceo di Convy S.r.l. «Convy school vuole contribuire a rendere le scuole e associazioni sportive dei luoghi bulli free.
Questo deve essere fatto sensibilizzando i giovani alla corretta gestione di internet, aumentando la loro consapevolezza ma anche fornendo il mezzo per aiutarli a chiedere aiuto. Non è più tempo solo di parlarne. Bisogna agire e aiutare le scuole a dotarsi degli strumenti adatti per comprendere, intercettare e risolvere».
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